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Rassegna stampa. Caltanissetta, assenteismo in Comune. Il teste: “Gli imputati si scambiavano i cartellini”

Redazione

Rassegna stampa. Caltanissetta, assenteismo in Comune. Il teste: “Gli imputati si scambiavano i cartellini”

Sab, 18/03/2017 - 13:04

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CALTANISSETTA –  “In due circostanze timbrò il cartellino al posto della collega”. A sostenerlo, in aula, un sottufficiale dei carabinieri che sta ricostruendo i passaggi delle fasi investigative nei confronti dei presunti assenteisti al Comune. In questo caso il riferimento è a Patrizia Gelsomino, impiegata alla direzione della polizia municipale. E che secondo l’accusa avrebbe timbrata per una collega «il 29 gennaio e 19 febbraio 2103». I coinvolti nell’inchiesta dei carabinieri sono 44 e sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di truffa, in concorso in danno della pubblica amministrazione e falsa attestazione della presenza in servizio commessa da pubblico dipendente. Altri due impiegati della polizia municipale si sarebbero scambiati tra loro i badge e sono Sergio Vinicio Lomonaco e Alessio Buono. «Ognuno di loro aveva a disposizione il tesserino magnetico dell’altro o un duplicato», è stato spiegato, aggiungendo che avrebbero consegnato il suo tesserino “ai colleghi Gaetano Lauricella, Giovanni Micalizzi e Mario Di Salvo che il 25 gennaio, 31 gennaio e 5 febbraio hanno timbrato o per Lomonaco… e Consaga ha timbrato per lui il 14 e 18 febbraio”. Sempre secondo la ricostruzione del teste «Fortunato Giannone e Angelo Maira si scambiavano i tesserini e Giannone non ha chiesto ferie e permessi il 15, 29 e 31 gennaio, il 19 e 27 febbraio 2013. Maira ha omesso di chiedere un permesso il 20 gennaio 2013, Giannone non ha chiesto un permesso il 23 febbraio e il 24 e 25 febbraio  ha timbrato alla sede centrale del Comune piuttosto che al comando». Altra posizione quella di Gaetano Lauricella, sempre per la polizia municipale, «che aveva il tesserino di Giannone o una copia e ne ha attestato la falsa presenza. Lui, invece, ha consegnato il tesserino a Buono e  il 14 gennaio 2013  ha chiesto un permesso». Dallo stesso spaccato è emerso che «Michele Grisafi ha consegnato il tesserino a Di Salvo, Cartone, Fonti e Buona… e  il 15 gennaio e il 19 febbraio hanno passato il tesserino per lui. Il danno economico per il ministero è di 202 per 12 ore di assenza ingiustificata». Sempre negli uffici di polizia municipale  Alessio Buono “aveva il badge di Lauricella e lo ha usato per farne rilevare la presenza”. E anche «Angelo Salvatore Vella e Alessandro Terramagra si scambiavano i badge e quest’ultimo non ha chiesto permessi il 14, 16 e 19 gennaio 2013, mentre Vella ha omesso il 15,17,18, 20, 21 ,22 gennaio». Così come «Michele Grisafi e Angelo Cartone si scambiavano i cartellini e cartone non ha giustificato perrnessi il 18 gennaio e 14 febbraio.. scambio di cartellini anche tra Mario Di Salvo e Andrea Marchese e anche Santo Filippo Falcone ha timbrato per Marchese. E poi si sono scambiati il badge Michele Salvatore Fonti e Di Salvo e Giovanni Micalizzi ha timbrato per Lomonaco». Gli imputati sono difesi dagli avvocati Massimiliano Bellini, Giuseppe Panepinto, Sergio bcona, Giuseppe Dacquì, Vincenzo Vitello, Michele Micalizzi, Giacomo Butera, Maria Francesca Assennato, Walter Tesauro, Angelo Tornabene, Maria Teresa Consaga, Angela Marrocco, Angela Bertolino, Feliciana Ponzio, Dino Milazzo, Davide Schillaci, Emanuela Lopiano, Monia Giambarresi, Salvatore Patri, Massimo Dell’Utri, Adriana Vella, Luigi Di Natale, Giovanni Salvaggio, Daniele Osnato e Chiara Petix.

(Rassegna stampa, articolo di Vincenzo Falci, fonte Giornale di Sicilia di sabato 18 marzo)