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Anffas, il presidente Nicosia: giornata memoria vittime di mafia, “mettiamoci la faccia”

Redazione

Anffas, il presidente Nicosia: giornata memoria vittime di mafia, “mettiamoci la faccia”

Mar, 21/03/2017 - 16:22

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. In questa giornata di commemorazione e di speranza, non  possiamo che condannare, direi continuare a condannare, quelle scritte sui muri dopo le affermazioni del presidente Mattarella e di Don Ciotti. La Sicilia ha bisogno di legalità, soprattutto le persone fragili hanno bisogno di rispetto delle leggi, cosa che sembra mera utopia in una regione dilaniata da corruzione dilagante, di apparente giustizia sociale e a volte di falsa partecipazione democratica. Le famiglie chiedono a gran voce che vengano applicate le leggi di questo Stato e di questa Regione, leggi che tutelano, in punta di diritto, tutte le persone con disabilità. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, divenuta legge dello Stato nel 2009, nei fatti è disattesa e inapplicata, se è vero come è vero, che gli indegni spettacoli offerti a tutta la Nazione in questo ultimo mese, vedono nelle persone con disabilità siciliane le vittime indifese di un sistema politico istituzionale incapace di dare risposte serie, precise, puntuali alle migliaia di domande di servizi. Giustizia sociale è quello che chiediamo  ormai da decenni e per risposta abbiamo ricevuto solo promesse non mantenute, maltrattamenti, discriminazioni e chi più ne ha più ne metta. Il sacrificio di tantissime persone immolatesi all’altare della giustizia, non deve cadere nel vuoto. Le Istituzioni debbono smetterla di partecipare adornate come bambole alle parate e si mettano immediatamente al servizio dei cittadini, piuttosto che servirsi di loro. ANFFAS Onlus Caltanissetta, è impegnata, come altre associazioni, a far valere i diritti di tutte le persone con disabilità. Questa mattina ha partecipato alla bella manifestazione che si è svolta a San Cataldo dove tuttavia la partecipazione del mondo associazionistico, del volontariato e della cooperazione sociale è stata praticamente nulla. Segnali, questi, molto inquietanti se si vuole realisticamente una società più giusta, più a dimensione umana, più rispettosa dello stato di legalità. Aldilà dei problemi organizzativi propri di un comparto che mai riesce a fare sintesi neanche su questi temi, se non “ci mettiamo la faccia”, non potremo sperare e pretendere che altri lo facciano al posto nostro. L’illegalità diffusa è un male curabile di questa società, dipende esclusivamente da noi. Dipende dalla nostra capacità di scrollarci di dosso quella mafiosità che ci pervade. Si rischia ad esporsi? Credo proprio di no. Noi questo lo sperimentiamo tutti i giorni. La disabilità non è indirizzabile, essa può arrivare in tutte le case, senza alcun preavviso. Non ci capita di rado vedere nelle nostre associazioni ragazzi con disabilità provenire da ogni estrazione familiare, sociale, culturale, economica ed etnica. E noi lì a perorare le cause di tutti i ragazzi, nessuno escluso. Se la disabilità, questo formidabile punto di contatto, può servire a guardare la vita e il mondo con occhi diversi, più misericordiosi, più buoni, più servizievoli, se essa riesce a far gridare tutti quanti insieme, anche quelle persone che con grande superficialità definiamo “cattivi”, allora sforziamoci di vedere nella disabilità quel collante e quello strumento di riconciliazione con la vera giustizia sociale e perché no con quella legalità che invochiamo spesso invano, spesso abusivamente un po’ tutti quanti. Nel nome di tutte le vittime delle mafie, quindi, rinnoviamo il nostro impegno e la nostra testimonianza che si sostanzia quotidianamente di buone azioni, di buoni servizi, di buoni propositi e soprattutto di buone relazioni umane. Mi piace ricordare che oggi è anche la giornata internazionale della sindrome di down e il primo giorno di primavera, di una primavera che nel segno della speranza e dell’ottimismo. Le persone down di tutto il mondo chiedono: “notspecialneeds, justhumanneeds”, “non bisogni speciali, ma umani”.Giorno 21 (alias trisomia 21); 3 (mese di marzo ma soprattutto il terzo cromosoma in più). 

Maurizio Nicosia – Presidente

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