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Serradifalco. Approvata in aula la modifica allo Statuto comunale, ma non sono mancate le polemiche.

Redazione 1

Serradifalco. Approvata in aula la modifica allo Statuto comunale, ma non sono mancate le polemiche.

Mar, 21/02/2017 - 23:27

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SERRADIFALCO. Sono state approvate in consiglio le modifiche allo statuto comunale ma senza la presenza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle (nella foto il gruppo consiliare assente in aula nell’ultimo consiglio comunale). Questi ultimi si sono infatti assentati per protesta nei confronti del presidente del consiglio che ha convocato di mattina, alle 11, il consiglio. Gli stessi consiglieri avevano già preannunciato che non avrebbero preso parte alla seduta consiliare che, dunque, s’è svolta con la sola presenza dei consiglieri di maggioranza. E’ stata approvata ad unanimità di presenti la modifica allo statuto comunale, mentre sono stati rigettati i tre emendamenti proposti in precedenza dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Per la maggioranza è intervenuta in consiglio la vice presidente del consiglio Enza Surrenti che, sull’assenza in aula dei consiglieri di minoranza, ha sottolineato che è stata “una mancata presa di posizione ma anche di responsabilità politica su un punto molto importante come la modifica dello statuto comunale”. Surrenti ha ricordato che il confronto politico deve avvenire in consiglio comunale e non sui social network; inoltre ha anche affermato che tutti hanno una occupazione ma non si può, con questo, venir meno alle proprie responsabilità di consiglieri. Il portavoce del Movimento 5 Stelle, il capogruppo Giuseppe Domenico Aronica, ha controbattuto sostenendo che il presidente era a conoscenza del problema, tant’è che aveva sempre convocato le ultime sedute di pomeriggio e non di mattina. Secondo lui la seduta è stata celebrata di mattina per approvare lo statuto senza alcun confronto politico ed ha definito “mossa politicamente scorretta” quella dello stesso presidente del consiglio che ha convocato di mattina il consiglio e non di pomeriggio per come invece avrebbero voluto i consiglieri del M5S. In questa vicenda, il presidente del consiglio s’è comunque difeso sostenendo che sarebbero stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle a non aver risposto ad un suo precedente invito a concordare l’orario per lo svolgimento del consiglio che, alla fine, avrebbe deciso direttamente lo stesso presidente Agostino Ricotta.

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