Salute

Dopo il servizio delle Iene, Gianluca Miccichè: “Non ero lì e non mi dimetto”

Redazione

Dopo il servizio delle Iene, Gianluca Miccichè: “Non ero lì e non mi dimetto”

Ven, 17/02/2017 - 00:29

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Due fratelli disabili, 24 e 34 anni, lasciati per otto ore in sala d’attesa nell’assessorato alla Famiglia della Regione siciliana, mentre l’assessore, Gianluca Miccichè, secondo le ‘Iene’, fugge in auto per non farsi riprendere dalle telecamere dopo aver evitato di incontrare i ragazzi che chiedono assistenza per le loro condizioni di salute. Un episodio che scatena polemiche a tal punto che il gruppo parlamentare del Pd, che sostiene il governo Crocetta, chiede le dimissioni dell’assessore. Ma Micciché si difende: “Io non ero in quell’auto, si vede bene che c’era solo l’autista. Non ero in assessorato e dunque non potevo fuggire. Non sapevo che sarebbero venuti i fratelli Pellegrino”. “E’ ovvio che è molto grave che i miei collaboratori abbiano fatto fare anticamera ai ragazzi disabili – aggiunge – e me ne assumo la responsabilità. Ma non sono un orco, non sono un mostro”. E a chi gli chiede di dimettersi risponde: “Non ci penso proprio. Non ho ucciso nessuno, non ho rubato, non ho commesso alcun illecito. Devo pagare la colpa di non essere stato presente in assessorato e quindi di non aver potuto ricevere i fratelli Pellegrino? E’ ovvio che come assessore mi assumo la responsabilità del comportamento dei miei collaboratori e prenderò provvedimenti, perché non è possibile che quei ragazzi abbiano aspettato mezza giornata”. E accusa le ‘Iene’ di “avere montato ad arte il servizio”. Poi rivela: “questo pomeriggio sono andato a trovare i fratelli Pellegrino nella loro abitazione, abbiamo parlato di quanto accaduto. Gli ho spiegato che non ero in assessorato quando sono venuti perché non sapevo della loro visita e gli ho riferito le azioni che ho intrapreso per sostenere loro e i tanti disabili che in Sicilia hanno bisogno di assistenza”. “Sono profondamente addolorato per la vicenda accaduta”, afferma il governatore Rosario Crocetta, che per domani ha convocato il direttore generale della Famiglia e dell’ assessorato alla Salute per affrontare con loro la questione. “Il tema non riguarda soltanto Gianluca e Alessio, ma penso per esempio al caso dei fratelli Biviano, quattro fratelli che hanno una malattia irreversibile e che vivono da soli a Lipari – prosegue Crocetta – Sono casi che vogliamo assolutamente affrontare con un progetto specifico integrato. Bisogna urgentemente intervenire e fare un censimento dei disabili che si trovano in queste condizioni”.