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Commenti a: “Villalba, rapina e schiaffi in una famiglia”

Carmelo Barba

Commenti a: “Villalba, rapina e schiaffi in una famiglia”

Lun, 13/02/2017 - 10:30

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VILLLALBA –  Sgomento e rabbia, ma soprattutto paura. Questi i sentimenti diffusi a Villalba dove questo fine settimana è stato segnato da una drammatica rapina compiuta da quattro malviventi, verosimilmente non italiani, che si sono introdotti nell’abitazione di una normalissima famigliola riunita per cena e, prendendola letteralmente in ostaggio, l’hanno rapinata portandosi via sembra 5000 euro in contanti e le fedi nuziali di marito e moglie. Ostaggio, questa la parola che si pronuncia sottovoce e tradisce la paura di chi vede violata la propria intimità, perché neppure l’essere fisicamente presente in casa scoraggia ormai i malviventi dal portare a compimento le proprie razzie. E per fortuna che oltre allo spavento e qualche schiaffo, i derubati non hanno subito ulteriori violenze. La casa della famiglia si trova fuori paese, in una zona non perfettamente illuminata e abbastanza distante dalle altre abitazioni, il che anche in assenza di deterrenti comuni, presuppone che la stessa possa essere identificata come un obiettivo facile per malfattori senza scrupoli che non indietreggiano neppure quando i proprietari sono tra le loro mura domestiche. “Servono a poco le finestre o le porte blindate o i sistemi d’allarme di fronte alla volontà di chi prende mira un obiettivo –si sfoga un villalbese- perché se i delinquenti vogliono portare a compimento il colpo, aspettano che un familiare esca per prenderlo in ostaggio e rientrare”. Ostaggio, parola che ritorna in questa domenica da dimenticare a Villalba, mentre la gente spaventata invoca maggiore presenza delle forze dell’ordine, maggiori controlli, un efficace ed ampio sistema di videosorveglianza. “Ho appreso la gravissima notizia che mi ha sconvolto –ha detto il sindaco Alessandro Plumeri- un’altra delle tante oneste e bellissime famiglia di Villalba è stata violentata nell’intimità. Nessuno condivide o divulga quello che realmente succede nella nostra comunità ormai in balia dei ladri già da troppo tempo. Siamo arrivati al punto che ormai entrano in casa con le persone dentro, qua si tratta di minacce alla propria incolumità fisica. Io non so a questo punto cosa bisogna fare o quale misure adottare, so solo che adesso bisogna muoversi e non tacere più”. Anche l’opposizione/maggioranza di Amare Villalba interviene: “Piena solidarietà alla famiglia derubata per il grave e vile gesto subito nella notte. Le parole sono superflue quando viene deturpata l’incolumità fisica e morale della famiglia. Che quanto subito dai nostri compaesani possa finalmente far capire che è necessario fare qualcosa di concreto che possa garantire la sicurezza dei cittadini di Villalba”. I carabinieri da parte loro stanno indagando ad ampio raggio e sembrano privilegiare una vista ben precisa, anche se nulla trapela in merito. Rimangono tuttavia in piedi diversi inquietanti interrogativi. L’obiettivo preso di mira è stato casuale o mirato?  I quattro che hanno agito a viso coperto, sapevano insomma di trovare dei contanti in casa?  E siamo sicuri che fossero stranieri? Oppure il   parlare strano serve a mettere fuori strada di proposito gli inquirenti? E perché hanno portato via l’auto della famiglia fatta ritrovare oltre il bivio Vicaretto sulla strada per Resuttano? E se fosse un ulteriore depistaggio per mettere davvero fuori strada chi indaga?  Diciamo la verità, in questa rapina a domicilio che ha fruttato un bel gruzzoletto ci sono fin troppi punti oscuri che alimentano ulteriori inquietudini e interrogativi. E a Villalba ora la gente onesta ha davvero paura”. (FONTE: LA SICILIA  Roberto Mistretta)

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