SAN CATALDO. Si svolgerà il prossimo 22 gennaio la tradizione festa di Sant’Antonio Abate (nella foto). Le celebrazioni prenderanno il via giovedì 19 gennaio con un triduo di preparazione alla festa, predicato rispettivamente da don Giuseppe D’Anna, Delegato episcopale delle confraternite della Diocesi di Caltanissetta, don Bernardo Briganti, Arciprete di Marianopoli e don Vincenzo Giovino, Parroco a Borgo Petilia a Caltanissetta. La festa di Sant’Antonio Abate – fa sapere il Comitato della festa – ha lo scopo di far riflettere sulla singolarità di questa luminosa figura di santità, quale insigne padre del monachesimo, maestro di vita spirituale e modello sublime di vita cristiana nella cui esistenza è impresso il primato di Dio. Il triduo vedrà anche la partecipazione del movimento lavoratori di azione cattolica giovedì 19, mentre venerdì 20 sarà la giornata dedicata agli ammalati con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi e sabato 21, vigilia della festa, il concerto in onore di Sant’Antonio Abate a cura della corale “Resonantiae Camera Chorus”, diretta dal maestro Daniele Riggi. Domenica 22 gennaio, giorno della festa, nell’antica chiesetta di Sant’Antonio, molto cara al popolo sancataldese, alle ore 9.30 sarà celebrata la prima Santa Messa, mentre alle ore 12.00 ventuno colpi di cannone e il suono festoso delle campane saluterà la festa del Santo. Dalle prime ore della mattina e per tutto il giorno la chiesa rimarrà aperta per la visita dei fedeli. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da don Luca Milia, Arciprete di Milena con la cui città il Comune di San Cataldo lo scorso anno ha stipulato un gemellaggio religioso nel nome di Sant’Antonio Abate, infatti Sant’Antonio è il Patrono del Comune di Milena. Dopo la Santa Messa e la benedizione del pane, la statua del Santo sarà portata sul sagrato della chiesa per l’omaggio floreale del quartiere al suo Santo Patrono, la benedizione degli animali da stalla e domestici, dei mezzi agricoli e del fuoco.