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Caltanissetta, teatro Margherita: “Sorelle Materassi”, giovedì 19 gennaio

Redazione

Caltanissetta, teatro Margherita: “Sorelle Materassi”, giovedì 19 gennaio

Gio, 19/01/2017 - 09:46

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CALTANISSETTA – Il capolavoro di Aldo Palazzeschi rivive a teatro nell’adattamento originale scritto da Ugo Chiti, uno dei più importanti drammaturghi italiani, grazie all’interpretazione di tre tra le più importanti e amate interpreti del teatro italiano dirette  da Geppy Gleijeses.

Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati sono le protagoniste di “Sorelle Materassi”, dal romanzo pubblicato nel 1934 (poi divenuto film per il cinema e sceneggiato per la tv), che sarà messo in scena giovedì 19 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta per la stagione firmata da Moni Ovadia e realizzata dal Comune grazie al supporto di Crodino e Caltaqua.

Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, “Sorelle Materassi” narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di loro sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata respinta dal marito e per questo è tornata a vivere con le sorelle. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici, e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane nipote, figlio di una quarta sorella morta. Bello, pieno di vita e spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne, i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Remo approfittando della situazione favorevole, ottiene immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Così, il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi…

«Affrontare Palazzeschi e “Sorelle Materassi” – scrive Geppy Gleijeses  nelle note di regia – esigeva anzitutto un’esatta collocazione di uno straordinario romanzo in un genere teatrale: cosa può diventare o meglio cosa può rappresentare “in nuce” “Sorelle Materassi”? Una commedia, una tragedia, un grottesco, un vaudeville, una farsa? Palazzeschi fornisce una quantità di segnali fuorvianti, attraverso la sua personalità e il romanzo in oggetto. Poeta, prosatore, drammaturgo, romanziere, giornalista, ancora poeta. Cos’è Palazzeschi, cos’è quindi “Sorelle Materassi”? Palazzeschi è un autore che vive e scrive in una inconfondibile e quasi cinica giocondità, con un suo nichilismo generoso, ma c’è qualcosa in lui di meravigliosamente oscuro, enigmatico e inafferrabile. Non abbiamo cercato in lui lo spessore della tragedia, né fino in fondo atmosfere cechoviane (anche se punti di contatto ve ne sarebbero), ma solo un gioco estenuato che si scioglie in una “impossibilità del dramma”. L’autore non lo cerca e il romanzo non ne ha la “struttura”, non ne sopporterebbe il peso. Teresa e Carolina in un finale apparentemente fosco in mezzo a cambiali, ipoteche, alla rovina della fine di ogni speranza, non si incamminano sul sentiero de “I Malavoglia”, ma chiudono la storia rovistando tra le foto dell’atletico nipote in costume semiadamitico e accettando la proposta di Niobe di lavorare per la ricca piccola borghesia di Coverciano piuttosto che per la nobiltà fiorentina. Un gioco, delizioso e sottilmente crudele. In un trionfo di motori rombanti alla Boccioni-Balla, di giovani “fassisti”, massaie prolifiche, edilizia monumentale e altre amenità dominanti, ci ritroviamo tra beghine sole, un po’ disperate e fisicamente aride come “catini di zinco”, avarizie sordide di vecchi bottegai, esistenze inutili che sfioriscono e appassiscono nei retrobottega senza monumenti e senza vetrine, in simbiosi con macchiaioli come Signorini e Lega e i loro cortiletti campestri e le toilette mattutine alla “Maison Tellier”, o come gli intonaci scrostati di Ottone Rosai. Ugo Chiti da questo dedalo di segnali spesso non univoci, ma splendidamente fuorvianti, è uscito scrivendo, a mio avviso, una delle più belle “novità italiane” degli ultimi anni, con spirito e delicatezza. Lucia Poli, attrice immensa e mia prediletta compagna d’arte, gioca con toni duri e abbandoni a cui né lei né noi possiamo resistere, Milena Vukotic distilla deliqui, smancerie e piccole ribellioni con il raro dono della grazia, Marilù Prati porta da par suo una ventata rivoluzionaria da povera pasionaria violata covercianese. Tutti gli attori e le maestranze di questa “commedia” (sì, definiamola così) mi hanno più o meno consciamente indicato la strada che spero avrebbe gradito quel burlone di Palazzeschi, la piccola tragicommedia minimale».

SORELLE MATERASSI
dal romanzo di Aldo Palazzeschi, libero adattamento Ugo Chiti
regia Geppy Gleijeses
con Lucia Poli, Milena Vukotic, Marilù Prati
e con Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Luca Mandarini, Roberta Lucca
musiche Mario Incudine; scene Roberto Crea;
costumi Accademia Costume&Moda; luci Luigi Ascione

INFORMAZIONI CALTANISSETTA

Teatro Regina Margherita, via Vittorio Emanuele II

Biglietteria aperta da lunedì a venerdì ore 9-13, lunedì e giovedì anche ore 15-18. tel. 0934 547034 – 547599, 3203297367, 3668081037

Inizio spettacoli ore 20.30

Biglietti da 20 a 8 euro

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