Salute

Psicolabile a scuola e paura mamme e testimonianze studenti

Carmelo Barba

Psicolabile a scuola e paura mamme e testimonianze studenti

Ven, 09/12/2016 - 08:09

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MUSSOMELI  – “Ma è normale che un psicolabile entri a scuola mentre i nostri figli sono intenti a seguire le lezioni e si ritrovano questo tizio alla finestra che comincia a picchiare contro il vetro e gli fa prendere un colpo a loro ed alla loro insegnante? Ma per quale motivo i cancelli non vengono tenuti chiusi? E se invece di un povero cristo affetto da suoi problemi si fosse trattato di un malintenzionato armato? Per quanto mi riguarda ho intenzione di coinvolgere le altre mamme e chiedere che vengano prese adeguate misure di sicurezza per controllare chi entra e chi esce dalla scuola, struttura pubblica a cui affidiamo i nostri figli minorenni”. Così  una mamma che ha sfogato la sua preoccupazione per quello che è accaduto lunedì mattina, quando un uomo di Mussomeli, in preda ad una crisi dopo avere girovagato con la sua auto per le vie di Mussomeli ed avere fatto preoccupare anche altri operatori di un’altra struttura, s’è portato presso la Cittadella degli studi di contrada Prato. E qui ha avuto vita facile ad accedere stante che i cancelli erano aperti. Non solo, l’uomo (che poi è stato ricoverato a Gela a seguito di TSO-Trattamento Sanitario Obbligatori firmato dal sindaco), transitando all’esterno delle aule, s’è fermato nei pressi delle finestre di un’aula a piano terra (priva di tendaggi o qualsivoglia altra protezione per assicurare la privacy a studenti ed insegnanti da chiunque transiti all’esterno), ed ha cominciato a picchiare contro le finestre facendo rizzare i capelli in testa a studenti e insegnante. Quindi è stato avvertito il personale collaboratore (quelli che una volta si chiamavano bidelli) ed hanno cercato di blindare la porta bloccandola dall’interno stante che essendo porta antipanico si apre verso l’esterno. Nel frattempo, scattato l’allarme sul posto come abbiamo già raccontato si sono portati i vigili urbani, i carabinieri ed il personale del 118 che hanno portato l’uomo in ospedale e da lì, dopo le cure del caso, s’è reso necessario in suo ricovero coatto presso una struttura psichiatrica. E tuttavia la preoccupazione rimane per l’accaduto, stante che servono adeguate misure di sicurezza per tutelare gli studenti ma anche docenti e personale non docente che ogni mattina si trovano in quelle strutture dove chiunque può entrare come gli pare. E già che ci siamo, vanno sistemate le vie di accesso e di deflusso dalla scuola che versano in stato davvero indecoroso di un paese civile.

(fonte: La Sicilia R.M.)

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