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Ultima “Volta”: si conclude il progetto accoglienza del Liceo Scientifico

Redazione

Ultima “Volta”: si conclude il progetto accoglienza del Liceo Scientifico

Gio, 10/11/2016 - 12:57

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dsc_0424CALTANISSETTA – Accogliere le classi prime premiando i più meritevoli tra gli studenti del Liceo Scientifico: questo il leitmotiv di Ultima Volta, l’evento conclusivo del progetto Accoglienza, svoltosi venerdì quattro novembre, presso l’auditorium G. Bufalino.  Ricco e vario il programma della manifestazione, coordinata dalla prof.ssa Paola Fazia, collaboratrice della Dirigenza: la kermesse ha esordito con la declamazione della poesia Terremoto, scritta dalla prof.ssa Adriana Valenza, in omaggio ai terremotati dell’Italia centrale; oltre alle esibizioni musicali, i cui protagonisti principali sono stati gli studenti Maria Teresa Cirasa e Giuliano Meli, cantautore in erba,  il pomeriggio è stato  arricchito dai balletti, curati dalla prof.ssa Michela Di Gangi, docente di Scienze Motorie, e dalla performance teatrale rappresentata dal gruppo di lavoro Sicilia dunque penso: il gruppo, sotto il coordinamento delle docenti Adriana Valenza e Monica Alaimo, ha portato in scena tematiche d’attualità, quali il rapporto tra la cultura e l’emancipazione femminile.  Ed è stata proprio la cultura la protagonista dello spazio dedicato alle opere letterarie pubblicate da due docenti dell’istituto, le quali hanno brevemente illustrato il messaggio sotteso alle proprie pubblicazioni: le prof.sse Franca Amico e Adriana Valenza, autrici rispettivamente del libro Elyssa e altri racconti e della raccolta poetica Farfalle. La prof.ssa Tina Duminuco, docente di Disegno e Storia dell’Arte, ha invece illustrato le due opere, edite durante lo scorso anno scolastico che hanno inaugurato la collana di pubblicazioni del Liceo nisseno: Come d’autunno sugli alberi le foglie, un excursus letterario ed artistico sulla Grande Guerra, curato dalle docenti Maria Irene Vassallo  ed Edvige Presti, e Percorsi di memoria,volume in due tomi, di cui uno, L’arte racconta la Shoah, curato sempre dalla docente Presti, mentre il secondo, coordinato dai dipartimenti di Lettere e di Storia, in cui sono raccolti gli elaborati prodotti dagli studenti del Volta a conclusione del progetto inerente al  Giorno della memoria. Oltre al momento culturale, non è mancato quello ludico, costituito dal Teatro delle marionette, laboratorio realizzato specificatamente per le classi prime, che, sotto il coordinamento del prof. Giuseppe Rap, ha rappresentato una significativa e ironica rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso, coniugando il fine artistico, tramite la produzione ex novo di tutti i materiali, con quello letterario, tramite la riscrittura della fiaba prodotta interamente degli studenti.   Ma indubbiamente il momento clou di tutta la manifestazione è stato il conferimento delle borse di studio, destinate agli alunni che, per classi parallele, durante lo scorso anno scolastico, hanno riportato la media dei voti più alta  e pertanto possono costituire validi paradigmi per i neoarrivati al Volta.   Come ha sottolineato il Dirigente Scolastico, prof. Vito Parisi, la valorizzazione delle eccellenze e del merito costituisce per le classi prime una sorta di ideale passaggio del testimone, che coinvolge le famiglie, i discenti e tutte le componenti del mondo della scuola; questa sinergia, corroborata dalla consapevolezza responsabile della missione educativa, crea una scuola appassionante per i giovani, in cui gli studenti trovino lo spazio per esprimere la propria personalità; una scuola, ha continuato il Dirigente,certamente non ricca di mezzi, ma capace di raggiungere fondamentali obiettivi formativi attraverso la quotidiana attività didattica, supportata dalla passione per il proprio ruolo. Particolarmente significative in proposito sono state le testimonianze degli studenti di quinto anno e degli ex allievi del Volta, intervenuti alla manifestazione, i quali hanno raccontato gli emozionanti ricordi della “grande famiglia del Liceo Scientifico” e le valide esperienze acquisite nel quinquennio, pietre miliari del loro bagaglio culturale.