Salute

Polo Civico,le ragioni del Sì e del No:proficuo incontro a Caltanissetta

Redazione

Polo Civico,le ragioni del Sì e del No:proficuo incontro a Caltanissetta

Lun, 21/11/2016 - 08:36

Condividi su:

CALTANISSETTA – Sabato 19 novembre, in vista del referendum del 4 dicembre, si è svolto presso la Biblioteca Scarabelli un incontro-dibattito organizzato dal Polo civico- Cives 3.0.

I due punti di vista di chi sostiene le ragioni del SÌ, On. Peppino Lupo, e chi sostiene le ragioni del NO, l’ avv. Armando Sorrentino sono stati entrambi rappresentanti per fornire alla cittadinanza un momento di riflessione fuori da ogni ragionamento di schieramento, di simpatia o antipatia, di impostazione falsata su un argomento cruciale su cui è necessario che ciascuno voti con la dovuta informazione e in coscienza.

In un clima di sereno e argomentato confronto si sono affrontati i vantaggi e gli svantaggi del disegno di riforma costituzionale della cosiddetta legge Boschi-Renzi. I due relatori, sollecitati dal co-coordinatore del Polo Civico Boris Pastorello, hanno condiviso e risposto alle domande dei presenti. Da una parte chi sostiene il risparmio sui costi generali della politica e della macchina parlamentare che verrebbero dalla riforma oltre che una stabilitá maggiore, dall’altro chi evidenzia la pochezza di una riforma che viola il principio di sovranità popolare e in cui mancano molte certezze che invece vengono proclamate (ad esempio da nessuna parte si dice esplicitamente che i neo senatori non avranno indennità). I due relatori hanno condiviso entrambi la necessità di una revisione della Costituzione, peraltro espressamente prevista dall’art. 138, così come hanno evidenziato che tale revisione deve riguardare, in una Italia del terzo millennio, una velocizzazione della decisione politica. Si è, dunque, partiti dai punti comuni per poi scendere nel dettaglio delle diverse soluzioni. Il sostenitore del SÌ ha evidenziato che questo che si chiede agli Italiani è un atto di fiducia a cui si arriva dopo centinaia di sedute parlamentari, ma costituisce soltanto il punto di partenza per procedere con ulteriori interventi; il sostenitore del NO ha messo in guardia da una legge pasticciata e con molti punti che dovranno essere sciolti dopo una fase di gran confusione, che riguarda ad esempio il problema della rappresentanza delle Regioni a Statuto Speciale. Con grande oggettività ed equilibrio l’on. Lupo ha ammesso che sui passi successivi ci sono garanzie di risoluzione successiva, ma l’avv. Sorrentino ha sottolineato che la Carta Costituzionale non può essere trattata come una Legge ordinaria che si emenda e si revisiona un pezzo alla volta. “Quando si fa una Legge, la si fa per i diavoli, non per gli angeli”, ha affermato: volendo sottolineare che non ci deve essere alcuna possibilità di equivoco nella principale Legge della Nazione. Un altro punto non chiarito resta quello dell’immunità di chi avrà un doppio ruolo.

Insomma, due punti di vista che potrebbero aver fatto venire dubbi a chi voleva votare SÌ ed altrettanti a quanti erano convinti di votare NO. Dal pubblico molti gli interventi che hanno indicato nella attuale legge elettorale un tassello mancante ma necessario per evitare derive centraliste che portino ad una “democrazia di regime”. Proprio la necessità di una riforma che dia sovranità ai cittadini è sembrata, negli interventi, il vero banco di prova su cui il Governo deve impegnarsi, forse ancor prima di pensare ad una revisione della Carta costituzionale. A quel punto decadrebbe una delle critiche mosse alla nuova formula di Senato delle Autonomie, ossia che in realtà non rappresenti affatto i territori, se non nell’unico Sindaco per regione, ma soltanto gli “indicati” dal Porcellum.

Pubblicità Elettorale