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Niscemi, consiglio comunale: Giuseppe Rizzo (IdV) si è dimesso

Redazione

Niscemi, consiglio comunale: Giuseppe Rizzo (IdV) si è dimesso

Mar, 08/11/2016 - 16:45

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giuseppe-rizzo-2NISCEMI – Il consigliere comunale Giuseppe Rizzo (IdV) si è dimesso dal civico consesso. In una lunga missiva spiega le ragioni del suo gesto. Di seguito il contenuto integrale dell’epistola.

Io sottoscritto dr. Giuseppe Rizzo intendo comunicare le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Le motivazioni che mi hanno spinto a questa decisione sono molteplici. Gli ultimi quattro  anni trascorsi in questo consesso hanno rappresentato per me, non solo una forte e costante ragione di impegno personale al servizio di tutti i cittadini, ma anche un’importante opportunità di crescita e di maturazione personale.

Il Gruppo politico Riformisti per Niscemi, non avendo avuto, nelle elezioni del 2012, il giusto e sperato consenso dagli elettori, è stato relegato  al ruolo di oppositori dell’attuale Governo della città. Questo non ha impedito di constatare che oggi la politica locale, regionale e nazionale privilegia la deleteria pratica del trasformismo, che è una delle tante criticità della politica.

La Lista dei Riformisti per Niscemi formata da donne, uomini e giovani di orientamento culturale e politico diverso e plurale, ma uniti dalla comune tensione morale, ha  voluto difendere un progetto politico di Rinascita democratica della nostra città, finalizzato al Buon Governo fatto di  regole chiare e forti, imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa.

Il panorama politico regionale e nazionale è segnato dalla scomparsa di quei partiti tradizionali  che hanno fatto la storia del nostro Paese e di quella repubblicana, in particolare.       Proprio per difendere i valori della solidarietà, della correttezza morale, della tolleranza e dell’uguaglianza, il Movimento politico dei Riformisti per Niscemi, con i suoi candidati, i sostenitori e l’intero gruppo consiliare ha aderito al Partito dell’Italia del Valori.

        In questa ottica il Partito e il Gruppo consiliare dell’IdV ha prodotto, con impegno e  passione, una azione politica volta a dare un contributo fattivo e proficuo per la crescita della nostra comunità. Il Gruppo ha elaborato, negli ultimi quattro anni, circa 500 documenti (ordini del giorno, mozioni, interrogazioni ecc.). A titolo esemplificativo riporto alcune iniziative intraprese.

Regolamento assegnazione aree PIP a SPORTELLO.

Le Linee guida per le opere edilizie abusive (La nostra idea è diventata legge regionale con l’art. 14 della legge 16/16 sulla sanatoria degli immobili conformi allo strumento urbanistico vigente e limitatamente per le costruzioni esistenti.

Le line guida per la revisione dello strumento urbanistico (continua l’omissione dell’A.C.).

Mozione relativa all’introduzione dello strumento del “Baratto Amministrativo” (ad oggi mai praticata).

Mozione: “Abbattimento e riduzione costi della politica”.

Mozione: ATTO DI CITAZIONE PER RISARCIMENTO DANNI ALLA CITTA’ DI NISCEMI DA PARTE DELLA SOCIETA’ CALTAQUA DI CALTANISSETTA.

MOZIONE: “Adottare la procedura giuridica e la costituzione di parte civile nei procedimenti penali interessati alle violenze che subisce il cittadino e/o le Famiglie ed il territorio su tutti gli attentati incendiari dolosi e di violenza alle persone”.

La proposta di smilitarizzazione del territorio per la problematica Muos ai sensi dell’art. 50 del trattato di Parigi del 1949.

“Problematica Ambientale” ( il Comune di Niscemi è inserito con i Comuni di Gela e di Butera nel comprensorio di Area ad elevato rischio di crisi ambientale riconosciuto nel Luglio 1986 con la legge 349, che ha portato alla definizione di un Piano di risanamento ambientale , mediante l’emanazione  di un apposito decreto ( D.P.R. 17 Gennaio 1995”).

 Mozione: Istituzione di un Comitato per una petizione popolare al Parlamento Europeo, sulle problematiche ambientali del territorio di Niscemi”

Mozione: “Censimento patrimonio presente all’interno del Comune.

Mozione per la estumulazione di salme nei sepolcreti a cripta costruiti antecedentemente al D.P.R 10 Settembre 1990 n. 285”   e tumulazione nello stesso sepolcreto  con gli oneri economici per ogni estumulazione e tumulazione.

Mozione sul gioco legale e sul gioco d’azzardo.

Proposta di Deliberazione per la “ISTITUZIONE DI UNA ZONA FRANCA” a Niscemi

Mozione: “Istituzione corsi di aggiornamento per l’acquisto, il trasporto e la conservazione dei prodotti fitosanitari” oggi i corsi sono in itinere.

MOZIONE: “Problematica Cimiteriale e sul suo ampliamento”.

Problematica sanitaria del territorio, e, per ultimo, la mozione: “Niscemi territorio particolarmente disagiato – una sanità che non guarda al cittadino ma si proietta ad un piano metodologico e contabile – la nostra città presenta le caratteristiche dell’art. 9.2.2 del D.M. 70/15.

MOZIONE: Istituzione di un Centro diagnostico ad elevata specializzazione nel settore della Genetica e della Biologia Molecolare nel territorio di Gela definito ad alto Rischio di Crisi Ambientale dalla legge dell’8 Luglio 1986 n. 349 che comprende i Comuni di Gela, Niscemi e Butera, già avviato presso Ospedale di Gela.

Interrogazioni parlamentare del Gruppo IDV al Senato della Repubblica: Brest Unit; Utin; Muos e Ospedale di Niscemi;

Interventi per i diritti delle famiglie e dei diritti civili:

MOZIONE: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DI RACCOLTA DEI TESTAMENTI BIOLOGICI.

Mozione: “Unione civili” o Unioni di fatto”.

Mozione per interventi sulla famiglia.

Il Gruppo Consiliare del partito di Italia dei Valori, nella sua azione di controllo degli atti, ha dimostrato che le proprie osservazioni e le criticità evidenziate e denunciate su tutti gli ambiti, hanno trovato riscontro in molte procedure amministrative di questa amministrazione:

Interrogazioni sulla Via Verdi e del Versante Ovest della Collina. Qui alcuni interventi e lavori per la mitigazione e sistemazione del Versante non apparivano del tutto regolari. Le nostre rimostranze hanno avuto riscontro nel provvedimento di revoca alla ditta esecutrice dei lavori.

Interrogazione “Sulla non attuazione della sospensiva dell’Ordinanza Sindacale n. 7 del 11.03.2015, ex decreto Tar sezione Terza del 08.04.2015”. Con una precedente mozione, il Consiglio Comunale con la delibera n. 146 del 19.12.2014 aveva approvato la mozione n. 16993/2014, proposta dal Gruppo Consiliare IDV avente per oggetto “Problematiche Cimiteriale “in merito all’art. 92 del D.P.R. 10.9.1990 n.285.

Il Consiglio Comunale  ha approvato il seguente indirizzo: revocare gli attuali provvedimenti   per la seguente motivazione: “in quanto l’esercizio del potere discrezionale di revoca (della concessione)  nell’interesse pubblico viene ancorato a due precisi presupposti (superamento di 50 anni dall’ultima tumulazione e grave insufficienza del cimitero e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero), che debbono concorrere entrambi per la legittimità del provvedimento di revoca”;

Tale ultimo presupposto “non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero” non corrisponde ai fatti, in quanto è possibile ampliare l’area cimiteriale”. Quindi i provvedimenti sono da considerarsi nulli? –

Il gruppo Consiliare del partito di Italia dei Valori ritiene che possono sussistere le seguenti condizioni di abuso d’ufficio e di omissioni di ufficio, per le seguenti motivazioni: “la disposizione dell’art. 92 del D.P.R. 10.9.1990 n.285, detta disposizione statale, “dopo aver precisato che le concessioni cimiteriali rilasciate dopo l’entrata in vigore del regolamento, non possono avere una durata superiore ai 99 anni, salvo rinnovo, prevede per quelle anteriori, di durata superiore ai 99 anni, la facoltà di revoca da parte del Comune quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma e si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero”. Un regolamento locale non può sostituirsi al Decreto del Presidente della Repubblica art. 92 del D.P.R. 10.9.1990 n.285;

Tale presupposto viene datato dal 10.02.2009, che ai sensi del D.A. 29.07.2003, la conferenza dei servizi per i cimiteri ha espresso parere favorevole alla proposta dell’ampliamento dell’area Cimiteriale prevista dal vigente PRG, come da delibera n. 54 del 13.06.2003 e della Dir. Dir. ARTA n. 1214 del 18.10.2006, riducendo la fascia di rispetto a m. 50 dal centro abitato cosi come previsto dall’art.  338 del T. U. leggi sanitarie del 10.07.193.

Inoltre, il Gruppo Consiliare di Italia dei Valori, in merito alla gestione dei rifiuti, ha da sempre denunciato le prorogatio (ne contiamo circa 5), in quanto vengono meno i requisiti previsti dall’ Art. 57. Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara art 2 comma  il quale recita: al comma c) nella misura strettamente necessaria, nei casi urgenti di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 , o quando l’estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti.
(lettera così modificata dall’art. 34, comma 3, legge n. 164 del 2014; bensì adottare atti amministrativi per procedura di gara;  La nostra tesi condivisa  dall’ing.  Salvo Cocina, dirigente dell’ufficio speciale per la raccolta differenziata rifiuti, si trascrive nota giornalistica new mediterraneo,   ha inviato una lettera al presidente della Srr, e per conoscenza ai sindaci dei Comuni soci, alla Regione e alla Prefettura di Caltanissetta, per fare chiarezza sull’appalto dei rifiuti e avere, entro cinque giorni, a far data del 13.10.2016, «una dettagliata relazione in merito alla proroga in parola, e ai precedenti affidamenti, alle modalità di svolgimento della raccolta, ai dipendenti utilizzati, in particolari ai comunali, ai controlli svolti, alle eventuali penalità applicate all’impresa, nonché tutti gli atti a supporto di tali procedure». “Molte le difficoltà incontrate e desta particolare preoccupazione la situazione della parte Sud della Provincia di Caltanissetta, dove la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è affidata, dal 2013, alla Tekra. Gestione che è finita anche al centro di un’indagine della Procura di Caltanissetta, motivo per cui due giorni fa la Guardia di Finanza ha sequestrato dei documenti nella sede della società e al Comune di Gela”: Adesso l’ufficio speciale solleva l’attenzione sull’ultimo periodo di gestione della Tekra. L’appalto su cui indaga la Procura è infatti scaduto nel dicembre del 2015. Da quel momento si è andati avanti in proroga, decisa dall’assemblea dei sindaci che formano la Srr, alla presenza del commissario straordinario della Srr e del commissario liquidatore dell’Ato Cl2. La durata della proroga è di un anno, e in ogni caso fino alla definizione della regolare gara d’ambito. Che, però, non è mai stata fatta, perché il dipartimento Rifiuti non ha ratificato il piano d’ambito e la dotazione organica”. «Il servizio attuale effettuato dalla ditta – si legge nella lettera – sarebbe integrato (con modalità non meglio specificate) con numerose unità di personale con gestione diretta dei Comuni e, pur raggiungendo percentuali sopra la bassa media regionale, rimane notevolmente al di sotto dei limiti di legge del 65 per cento». Inoltre la proroga «non sarebbe nemmeno supportata dai previsti e regolari atti ammnistrativi, né da ordinanze sindacali contingibili e urgenti a carattere derogatorio».

IDV ha sollecitato il Prefetto e al Ministero degli Interni la presenza di una Commissione di Accesso per la verifica della legittima degli atti deliberativi della Giunta Municipale nn. 122/2014 e 2/2015”, tale denuncia viene confermata dall’Organo dei revisori  che così scrive “Il Collegio dei Revisori   – Esaminato il piano finanziario anno 2015 evidenzia quanto segue: La proposta di deliberazione in esame ripropone lo stesso Piano Economico Finanziario (PEF) per l’anno 2015 contenuto nella precedente proposta di deliberazione del 22/07/2015 e pertanto non tiene conto dell’invito del Collegio dei Revisori sulla determinazione dei canoni spettanti alla ditta TEKRA cosi come previsti dal CSA stipulato il 26/06/2014 rep. 14 del 2014. Inoltre il Collegio rileva che le modifiche al servizio di gestione sono state riviste con la Delibera n.122 del 18/08/2014 e successivamente con la Delibera n.2 del 14/01/2015, con quest’ultima che produce effetti retroattivi e si rileva un comportamento contabilmente non corretto.   Il Collegio, inoltre, fa rilevare che dall’ esame dell’atto aggiuntivo al contratto di appalto per la gestione integrata dei rifiuti, rep. N. 10 del 03/03/2015 e dal contratto di proroga del suddetto servizio, rep n. 11 del 03/03/2015 emerge un incremento contrattuale rispettivamente dal mese di agosto 2014 e dal mese di ottobre 2014 che impegna l’Ente per un esercizio finanziario già trascorso, ciò in contrasto con quanto previsto dal principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4/2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. In riferimento al piano finanziario trasmesso con la suddetta delibera il Collegio evidenzia che in relazione a quanto previsto dalla Delibera di Giunta n.95 del 23/07/2015, avente ad oggetto “Direttiva Servizio di gestione integrata dei rifiuti in tutto il territorio comunale obiettivo R.D. 65% premialità ai cittadini” non ci sono riflessi di tale premialità nella redazione del piano, in quanto identico a quello trasmesso precedentemente.   In merito al parere legale allegato, il Collegio evidenzia quanto riportato nelle conclusioni del Prof. Agatino Cariola, che ritiene la soluzione adottata dal Comune “una soluzione limite” con le modifiche di cui ai contratti 10/2015 e 11/2015 che risultano redatte e sottoscritte con data successiva alle variazioni previste, ma lo stesso professore conclude il parere riportando testualmente “ debbo, però, rilevare che è interesse, se non vero e proprio obbligo, di codesto Comune porre la questione in seno alla SRR di cui fa parte e chiedere la redazione e l’approvazione del piano d’ambito, la scelta sulla modalità di gestione del servizio e l’indizione di una nuova gara”. Tale comportamento concorda perfettamente con quanto prospettato da sempre da questo Collegio”.

Per ultimo l’interrogazione a risposta scritta sulla “Determinazione Sindacale n. 20 del 30.06.2016 avente per oggetto: Incarico legale per la difesa dell’Ente, all’Avv. Fabio Bennici ed all’Avv. Enzo Angarella”; tale provvedimento è stato bocciato dal Tar a seguito ricorso da parte della Dr.ssa Cinquerrui.

Il gruppo consiliare è orgoglioso e fiero di essere stato la unica voce vera dell’opposizione; oggi, dopo un lungo letargo, le forze politiche si svegliano. Ciò è sempre un buon auspicio per la democrazia partecipata e per creare le alternative di governo.

Voglio informare tutti i Niscemesi che mi hanno sostenuto nella campagna elettorale e poi nella mia attività politica in Consiglio Comunale, che tali dimissioni da consigliere comunale hanno una duplice ragione. All’origine di questa decisione c’è la delusione determinata dall’assenza dello Stato e delle sue Istituzioni. Soprattutto la consapevolezza che dopo 4 anni di presenza in Consiglio, è indispensabile  innovare, lasciare lo spazio ad una persona più giovane che possa misurarsi con l’azione amministrativa e interpretare il ruolo di opposizione in modo nuovo e originale.  Non è solo una questione generazionale, ma la consapevolezza che si devono porre le basi per la possibile crescita della nostra formazione negli anni a venire. Sono consapevole che gli autentici valori della sinistra riformista, della legalità e dei diritti umani, l’esercizio della politica come passione civile, il disinteresse personale, la tutela dei diritti sostanziali della parte più debole della società, sono sempre più attuali e capaci di attrarre anche larghe fasce di giovani.

L’avvicendamento dunque è anche un modo per andare al di là dell’esperienza del singolo e costituire un punto di riferimento importante per il futuro dell’esperienza del Circolo politico “A. Caponnetto” che ha ancora molto da dire nella vita della città. Il mio non è certo un distacco dalla politica; proseguirò la mia attività all’interno del Circolo e farò sentire la mia voce giorno dopo giorno. Non mollo, ma continua il mio ed il nostro impegno. Il Circolo politico “A. Caponnetto” ha elaborato una nota per l’adozione di un piano strategico di sviluppo che vi trascrivo integralmente. La mia azione politica è pronta, insieme al gruppo politico e alla comunità locale.

Ecco il testo della lettera: Oggetto: “Adozione di un piano strategico di sviluppo per la nostra città”. Premesso che.

Gli enti territoriali Siciliani, in merito alla strategia Europa 2020, non sono a conoscenza di programmi operativi regionali, che intendono tutelare, valorizzare e promuovere l’identità di un territorio, e quindi le potenzialità, le positività, in modo sempre più innovativo, stimolando la crescita, l’occupazione, la competitività, la coesione sociale e territoriale.

La strategia Europa 2020 ha definito le priorità attorno alle quali sviluppare tutte le azioni degli Stati membri al fine di consentire l’uscita dalla crisi e la trasformazione dell’attuale modello economico in uno intelligente, sostenibile ed inclusivo, caratterizzato da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.

I comuni non possono perdere altre opportunità, pertanto è necessario promuovere il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo, la partecipazione delle comunità, il protagonismo di tutti gli attori, la formazione di partenariati pubblico-privati.

Tale sinergia e concertazione, potrà determinare un unico livello di progettazione, in grado di inserire tutte le attività necessarie e funzionali per giungere alla elaborazione e alla diffusione del Piano Strategico di sviluppo territoriale.

La riflessione attuale sulla dimensione territoriale dello sviluppo locale dovrà mettere in evidenza due caratteristiche utili alla costruzione di una visione di insieme: la visione del territorio come stock di risorse economiche, sociali, umane, politiche e la visione del territorio in termini di flussi di conoscenza, di tecnologia, di progettualità e di collegamento che lo attraversano.

Queste due prospettive non devono essere interpretate e viste in contrapposizione, anzi potranno rappresentare due dimensioni parallele che implicano strategie sinergiche: la salvaguardia dello stock (imprenditoriale, di conoscenza, naturalistico, infrastrutturale), e l’aggancio di flussi di persone, di capitali e di tecnologie.

Nella fase attuale di crisi economica a livello globale, che si sta ripercuotendo anche su scala locale, è importante sia lavorare in chiave di preservazione dello stock esistente, sia per porre le basi di un futuro sviluppo del sistema economico locale.

La posta in gioco non è tanto sulla “competitività” del territorio, che rischia di creare divisioni artificiali tra “Nord provincia” e “Sud provincia”, bensì la capacità di un determinato territorio di “sostenere il proprio sviluppo” salvaguardando lo stock di risorse ed al contempo agganciando flussi che ne possono accrescere le possibilità di sviluppo.

E’ bene precisare che per sviluppo si intende qui la capacità di conciliare risorse locali con risorse esterne, crescita materiale ed aspetti intangibili, ma soprattutto di conciliare crescita economica ed aspetti di coesione sociale.

Sarà necessario prendere in considerazione la componente attiva della territorialità, ovvero l’insieme di relazioni, obiettivi condivisi e progettualità e scelte degli attori locali per connettere il territorio con flussi tangibili (ad esempio il turismo, gli investimenti esterni, ecc.) e intangibili (capitale umano, eventi culturali, ecc.). L’insieme di questi elementi (statici e dinamici) potrà essere definito capitale territoriale: dunque un mix di dotazioni fisiche naturali ed economiche del territorio ma anche risorse relazionali (che comprendono il capitale sociale, i meccanismi di governance e della politica locale).

Pertanto,

col loro ruolo Istituzionale e di cittadinanza attiva, il Circolo politico “A. Caponnetto” ed il gruppo consiliare di Italia dei Valori di Niscemi  intendono promuovere e contribuire, insieme a tutti voi attori, ad elaborare per la comunità di  Niscemi “Un piano strategico di sviluppo  per la nostra città”, per iniziare a mettere le basi  per un percorso che proietta la nostra città per i prossimi 15-20 anni. Questo sempre con l’armonia delle diverse articolazioni della città,  che dovranno partire da un’attenta analisi delle risorse territoriali e dalle potenzialità produttive, culturali architettoniche e  del paesaggio, delle risorse culturali. L’adozione dello strumento del Piano Strategico comporterà una progettazione di lungo periodo: pertanto, è necessario che il territorio e la comunità,  il mondo imprenditoriale, sindacale,  locale e provinciale,  comprenda cosa intende promuovere per il territorio, dove  vuole proiettarsi e dove vuole arrivare, per poter costruire  i singoli progetti in modo organico e coordinato, al fine di poter  realizzare  un piano strategico  non statico e rigido, ma, con dei pilasti  molto forti.  Dovranno essere avviati  processi di integrazione con idee  e nuove proposte, tramite le quali la pianificazione di lungo raggio consentirà di far muovere singole azioni e obiettivi con la necessaria flessibilità, e quindi di rispondere anche a necessità più contingenti al fabbisogno del territorio.

Il Gruppo Consiliare di Italia dei Valori propone il progetto “Pensare la Città” finalizzato all’elaborazione del Piano di Sviluppo Strategico, che consente di analizzare ed esaminare i punti di forza e di debolezza della città, nonché, le opportunità di sviluppo e crescita della popolazione.

È necessario adottare in tempi rapidi  tutti i percorsi utili ad un nuovo modello di sviluppo e ad un nuovo modello di società attraverso   “Il Piano di sviluppo strategico che  dovrebbe muoversi  su quattro grandi aree tematiche: sociale (Politiche sociali e sanità famiglia, giovani, donne, tempo libero, casa, ecc.), cultura, turismo e spettacolo (valorizzazione delle risorse locali in un quadro di cittadinanza europea,  Città della Conoscenza e del Sapere), sviluppo economico ed occupazionale (Ambiente – infrastrutture, economia – innovazione tecnologica, insediamenti), territorio ed ambiente (Qualità Urbana e del Territorio con spazi e aree vivibili della città, mobilità)”;

Siamo convinti della vostra cortese partecipazione e del vostro contributo quali attori protagonisti del territorio provinciale e del territorio Locale.

Grazie.

Vorrei concludere, ringraziando, in primis, Sandro Pino Tizza, un uomo attento e coraggioso, sensibile. scrupoloso, sempre presente, che è stato capace di farmi lavorare tanto, per la sua attiva partecipazione nel territorio e presentando al circolo ogni giorno una problematica, una questione, illustrando le difficoltà del singolo e della collettività, il tutto sempre condiviso e con istanze indirizzate al Consiglio e all’Amministrazione Comunale. Ringrazio lo staff tecnico del Gruppo Consiliare, attento  e scrupoloso nella lettura quotidiana degli atti di questa A.C, il quale ha prodotto una miriade di interrogazioni, che sono state finalizzate a superare eventuali errori commessi da parte della pubblica amministrazione. Auguro buon lavoro a tutti i colleghi ed in particolare a chi prenderà il mio posto. Per quanto mi riguarda, mi auguro che le ragioni e le osservazioni che abbiamo sostenuto possano compensare l’amarezza di questi mesi e consolidino la mia fiducia nelle Istituzioni chiamate al controllo, alla verifica e alla legittimità degli atti amministrativi.

Il Capogruppo Consiliare IDV, F.to Dr. Giuseppe Rizzo

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