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Massimo Pastorello, polemica logo teatro:”Sindaco si vergogni, non ripeta questa gaffes”

Redazione

Massimo Pastorello, polemica logo teatro:”Sindaco si vergogni, non ripeta questa gaffes”

Ven, 04/11/2016 - 12:08

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531977_10201812784334967_2085291993_nCALTANISSETTA – Massimo Pastorello (nella foto), affermato manager, tra l’altro organizzatore del Med Moda ed editore di TCS, affida ad un comunicato stampa le riflessioni originate dalla vicenda che vede protagonista l’Amministrazione che ha deciso di patrocinare una sola stagione teatrale, quella di Moni Ovadia, e dunque di vietare l’uso del Logo del Comune alle altre associazioni. In particolare il divieto era stato imposto al Teatro Stabile Nisseno. Massimo Pastorello, nella nota a sua firma, stigmatizza l’operato del sindaco Giovanni Ruvolo e sottolinea “l’impegno” della Giunta di 100mila euro a favore di Moni Ovada.

Al  Signor Sindaco, Gentile signor sindaco,  non ho mai visto un’amministrazione pubblicare un editto per prendere le distanze da organizzazioni locale, o per lei presunti tali, che si danno un gran da fare per portare la gente a teatro, ad una rassegna per la quale sono stati autorizzati verbalmente,  dalla sua amministrazione. Lei ritiene giusto dire loro: “Giù le mani dal logo!! Chi vi ha autorizzato ad usarlo!”, quando invece è anche normale, vista la sua autorizzazione ad usare un teatro comunale e chi le scrive lo ha fatto per 20 anni. Ma lo sappiamo signor sindaco, non è quello il problema. Queste piccinerie succedono quando ci si affida a grandi artisti, per lei mica presunti tali, che non hanno rapporti col territorio. Organizzazioni da lei pagate per 100.000 euro e più, che invece portano pochissima gente a teatro Conosco il mondo artistico e conosco alcune leve perche sono un VERO professionista mai “amato” dalla sua amministrazione, e oggi ne vado fiero. Lei, non professionista della politica (e si vede che non ha neanche lo spirito o l’anima politica con l’aggravante della presunzione), si indigna perché i suoi concittadini, fieri di far parte della città di Caltanissetta, di potere portare la gente al teatro comunale, hanno fieramente inserito il simbolo della loro città nella loro pubblicità,.. ma cosa vuole questo è il loro piccolo mondo, il loro orgoglio. Mentre non si indigna di avere dato 100.000 euro ad una organizzazione teatrale che non solo non ha portato gente a teatro, ma  la cui fierezza, se esiste non le appartiene; non si indigna di avere consegnato 100.000 euro ad una organizzazione che lascerà forse 1.000 nella sua Caltanissetta, portandosene 99.000 fuori; non si indigna di contribuire ad affossare la sua stessa economia, chiedendo oltretutto alle imprese locali di sponsorizzare questa “grande ed importante” iniziativa teatrale che ai suoi nisseni non piace!!!!! Dopo tutto quello che ha dato a questi non concittadini, pretende che i suoi concittadini diano loro altri soldi ancora e poi  non eroga neanche 10.000 euro ad organizzazioni locali che hanno più volte dimostrato di dare lustro anche internazionale alla “sua” città e quindi mi viene un dubbio: ma tutto questo in cambio di cosa? Anche lei ha subito il fascino del potere e qualcuno le sta promettendo di riservarle alti scranni se sarà gentile con il teatro amato dalla politica dominante? O rifiuta di considerare l’alto valore dell’entusiasmo locale, della laboriosità della “sua” gente, dei sacrifici  che fanno gli amanti del teatro popolare e non, al quale lei dovrebbe inchinarsi, invece di inchinarsi davanti ai Mc Donald’s del teatro. Sindaco, mi permetta sommessamente di dirle una cosa: un pochino, per stavolta, si vergogni e non ripeta queste gaffes, perché ci sono persone che come me, davanti questa goccia che fa traboccare il vaso, liberano tutto quello che non  le avrebbero voluto dire, mettendola un po’ e mi scusi per questo, in ridicolo. 

Saluti, Massimo pastorello

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