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“Mafia capitale”, gestione Cara Mineo: appalto da 100 milioni, indagato un sottosegretario

Redazione

“Mafia capitale”, gestione Cara Mineo: appalto da 100 milioni, indagato un sottosegretario

Ven, 25/11/2016 - 07:59

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CATANIA – Avvisi di conclusione indagini sono stati emessi dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’appalto da 100 milioni di euro del Cara di Mineo, nata da un filone di ‘Mafia Capitale’. Tra i destinatari del provvedimento il sottosegretario all’Agricoltura ed esponente di spicco del Ncd in Sicilia, Giuseppe Castiglione. I reati contestati, a vario titolo, a una decina di indagati, tra i quali Luca Odevaine, sono corruzione, finalizzata anche ad acquisire vantaggi elettorali, e turbativa d’asta. Al centro dell’inchiesta l’appalto da 96 milioni e 900mila euro bandito dal Consorzio Calatino Terra di Accoglienza per l’affidamento triennale della gestione del Cara di Mineo. A fare da detonatore è stata “Mafia Capitale” e Luca Odevaine, chiamato nel 2011 come esperto del Consorzio di Comuni ‘Calatino Terra d’Accoglienza’.

Ma nell’indagine sono entrate altre persone, adesso destinatarie dell’avviso di conclusione che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Ci sarebbero almeno due tra manager e tecnici della coop “La cascina” (fra cui l’ex n.1 Salvatore Melolascina) e della Pizzarotti, azienda proprietaria dell’ex Residence degli Aranci dove sorge il Cara, oltre che affiliata nell’Ati che s’è aggiudicata l’appalto da 100 milioni finito nella bufera giudiziaria, oltre a 5 operatori ed ex operatori assunti al centro di accoglienza e 3 dipendenti comunali con incarichi al Cara.