SERRADIFALCO. Ha conseguito una laurea magistrale in ingegneria edile-architettura ottenuta alla scuola politecnica – università degli studi di Palermo con il massimo dei voti con lode e menzione della tesi grazie ad uno studio sul recupero e la valorizzazione dello storico Casale Miccichè a Villalba (nella foto) che risale alla fine del Seicento. Si tratta del neo ingegnere Angelo Calabrese, serradifalchese di 23 anni che si è laureato con il massimo dei voti con una tesi  premiata con la menzione per la particolare rilevanza scientifica e applicativa. La commissione di laurea è stata presieduta dall’ing. arch. Giuseppe Trombino, mentre relatori della tesi sono stati i proff. Giovanni Fatta, Calogero Vinci e Calogero Cucchiara. Il neo ingegnere edile ha proposto come argomento la masseria Miccichè parlando della zona adibita a granaio e caratterizzata dall’eccezionale qualità costruttiva degli orizzontamenti voltati, realizzati, secondo la tecnica costruttiva siciliana delle volte “realine”, in tre strati di mattoni laterizi sottili, allettati con malta di gesso. Uno studio che intende dare un contributo all’utilizzo sicuro di questo particolare patrimonio edilizio, cercando di colmare il vuoto normativo e tecnico che riguarda questa tecnica costruttiva per la quale è stata condotta un’analisi strutturale attraverso un programma di calcolo che fa uso del Metodo degli Elementi Finiti. I risultati – come ha confermato l’ing. Calabrese, hanno confermato come l’ intuito dei costruttori di allora, attraverso la cosiddetta “Arte del Buon Costruire”, frutto di secoli di esperienza, ha dato vita ad una tecnica costruttiva che, a distanza di secoli, risulta ancora idonea ad assolvere alla sua funzione statica.