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Caltanissetta, sassi contro le auto a San Cataldo: assolti sei minorenni

Redazione

Caltanissetta, sassi contro le auto a San Cataldo: assolti sei minorenni

Sab, 15/10/2016 - 12:47

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sassi-cavalcavia-2-2CALTANISSETTA – Prosciolti dall’accusa di aver lanciato sassi sulle auto nei pressi del centro commerciale “Il Casale” a San Cataldo. Ieri mattina, venerdì 14 ottobre, il gup del tribunale per i minorenni Gabriella Tomai, come d’altronde proposto dallo stesso pubblico ministero, Stefano Strino, ha dichiarato il non luogo a procedere. Determinante per l’esito del processo le dichiarazioni rese da altri tre imputati, loro amici, la cui posizione è stata stralciata che in altro procedimento hanno ottenuto “la messa alla prova” e che si sono fatti carico di ogni responsabilità ed hanno scagionato i sei ragazzi.

All’epoca delle indagini svolte dalla procura della Repubblica per i Minorenni di Caltanissetta guidata dal procuratore Laura Vaccaro, i nove accusati minorenni (nisseni e sancataldesi) erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di tentato omicidio. Il fatto si verificò nel tratto di strada che porta al centro commerciale “Il Casale”, nei pressi della stazione ferroviaria di San Cataldo. La ricostruzione dell’episodio avrebbe accertato che, da dietro un muretto, i ragazzi scagliavano pietre contro i veicoli in transito. In un’occasione una pietra mandò in frantumi il parabrezza anteriore di un’auto: il guidatore impaurito, rischiò di causare un sinistro. L’uomo avvisò i militari dell’Arma e raccontò loro l’accaduto. I Carabinieri della Tenenza di San Cataldo ed i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Caltanissetta, intervennero prontamente riuscendo ad identificare gli odierni imputati, assistiti dagli avvocati Raffaele e Riccardo Palermo, Boris Pastorello, Donatella Baglio Pantano, Salvatore Faldone, Alessandro Scuderi ed Eliana Celeste.

Per quanto attiene ai tre giovani (assistiti dagli avvocati Maria Francesco Assennato, Valentina Di Maio e Salvatore Falzone) che hanno beneficiato della messa alla prova al termine, in maniera positiva, del suddetto periodo ossia dimostrando di essersi ravveduti, usufruiranno della cancellazione del reato.

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