Salute

Vertenza Gela: Adesso Renzi sancisca il ruolo euromediterraneo della Città del Golfo

Redazione

Vertenza Gela: Adesso Renzi sancisca il ruolo euromediterraneo della Città del Golfo

Lun, 19/09/2016 - 21:02

Condividi su:

mise190916-4ROMA – Palazzo Chigi riconosca ufficialmente il nuovo ruolo euromediterraneo di Gela nell’industria green. È quanto ha chiesto il sindaco Domenico Messinese oggi nel corso del vertice di verifica del protocollo d’intesa del 2014 al Ministero dello Sviluppo Economico. “Il premier Renzi – ha detto il primo cittadino di Gela – così come intervenne alla chiusura della raffineria, chiarisca la posizione del Governo Centrale ora che abbiamo messo concretamente sul tavolo le nuove direttrici di sviluppo del territorio”. Da parte sua, il vice ministro Teresa Bellanova, accogliendo con intelligenza la provocazione, ha sottolineato che essendo nei compiti del ministero legittimare il riposizionamento economico di Gela nel quadro strategico internazionale, lavorerà per soddisfare la necessità espressa di un intervento diretto del Presidente del Consiglio sulla questione. L’incontro di oggi registra la decisiva novità di Eni sulla Piattaforma Prezioso K. L’azienda di San Donato Milanese, dopo il ritardo di un anno accumulato per i ricorsi pendenti avanzati da alcune associazioni ambientaliste e alcuni Comuni italiani, punta a recuperare il tempo perduto insediando gli impianti di trattamento del gas a terra. Una soluzione che porterebbe buone ricadute sul versante dell’occupazione e della sostenibilità sociale, economica ed ambientale. In nome di quest’ultimo elemento è stato ufficializzato l’avvio della procedura Aia, anche per la realizzazione dello stream reforming, nell’ambito del progetto della bioraffineria, con un aumento della dotazione tecnologica prevista, rispetto al protocollo d’intesa, passando da una raffineria di prima a una di terza generazione. “Al fine di garantire le parti sociali e la tutela del territorio” il vice sindaco di Gela Simone Siciliano ha chiesto ad Eni, una relazione tecnica che approfondisca la perorata causa degli investimenti e le ricadute occupazionali per il diretto e l’indotto. Immediate rassicurazioni sono arrivate da parte di Eni sul fatto che la quota di variazione sull’investimento complessivo, non supererà presumibilmente il 2% e che comunque la stessa non avrà ripercussioni sugli oneri di compensazione, nonostante il cambio di strategia sulla soluzione tecnica per la realizzazione della piattaforma Prezioso K. Comune di Gela, Regione e Ministero hanno stabilito proprio oggi al Mise il solenne impegno a firmare intanto la destinazione di una parte di quei fondi per l’atteso progetto del porto rifugio. Le parti sigleranno ufficialmente l’accordo sul rilancio della portualità gelese il prossimo 27 settembre, mentre venti giorni dopo sarà la volta di un’altra battaglia democratica dell’amministrazione Messinese: l’uso delle acque reflue e delle eccedenze delle acque del Ragoleto, non più in uso alla raffineria, per usi agricoli. L’assessore all’Ambiente e allo Sviluppo Economico Simone Siciliano ha proposto infine alla Regione e al Ministero l’insediamento di un tavolo tecnico permanente a tre per seguire con maggiore incisività l’iter autorizzativo dei progetti di risanamento ambientale, rispetto a quanto già proficuamente fatto dalla Divisione Bonifiche e Risanamento retta al Ministero dell’Ambiente da Laura D’Aprile. In questo contesto, il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha reso nota l’emissione del decreto regionale di autorizzazione relativa all’Isaf, per un investimento di 50 milioni di euro.