Salute

San Vito lo Capo, 19° cous cous festival: dal 16 al 25 settembre

Redazione

San Vito lo Capo, 19° cous cous festival: dal 16 al 25 settembre

Sab, 17/09/2016 - 10:02

Condividi su:

cous-cous-festivalSAN VITO LO CAPO – Per dieci giorni, fino al 25 settembre, la cittadina di San Vito lo Capo, sulla costa nordoccidentale della Sicilia, ospita il Cous Cous Fest, manifestazione gastronomica di successo che promuove da 19 anni l’incontro e l’integrazione culturale tra i Paesi mediterranei attraverso il piatto del cous cous. Tra i tantissimi eventi in cartellone anche quest’anno c’è grande attesa per le sfide culinarie al PalaBia tra rinomati chef stellati che prepareranno, ognuno con il proprio stile, la ricetta del piatto che dà il nome al festival.

Che cosa prevede il programma? Una full-immersion di dieci giorni, dove si susseguiranno degustazioni, cooking show, campionati di cous cous, e naturalmente musica e spettacolo. Non mancano, infatti, i concerti gratuiti di cantanti di spicco della scena italiana e internazionale, tra cui Alvaro Soler (sabato 17), Luca Carboni (martedì 20), Edoardo Bennato (mercoledì 21), Giusi Ferreri (giovedì 22) e molti altri ancora,

Tra i protagonisti di quest’anno saranno presenti gli chef stellati Claudio Sadler e Giancarlo Morelli, il noto attore Andy Luotto, gli chef televisivi Giorgione e Sergio Barzetti e la cuoca e blogger Sonia Peronaci. Sul palco ci saranno anche Luigi Pomata, uno dei migliori chef di tonno d’Italia, e Fabrizio Nonis, chef e anima dell’accademia gastronomica Marrakchef Express a Marrakech. E, ancora, i cuochi siciliani Federico Della Vecchia, Giuseppe Costa, Andrea Macca e Giuseppe Giuliano, quest’ultimo executive chef della Federazione Italiana Cuochi.
Protagonista delle ricette di Bia cous cous e anima della kermesse gastronomica è, come sempre, Filippo La Mantia e, a raccontare le antiche ricette del cous cous siciliano che si tramandano da generazioni sul territorio, saranno gli chef sanvitesi Peppe Abate, Rocco Pace, Ignazio Galante e Giovanni Torrente.

L’intento della kermesse è di creare un viaggio alla ricerca del gusto e dei sapori di tutti i Paesi del mondo che ruotano intorno al cous cous: dalla variante del Senegal con carne e datteri alla ricetta della Costa d’Avorio con carni miste e verdure, da quello tunisino con carne e verdure a quello brasiliano con latte di cocco e frutti di mare. Quest’anno, per la prima volta, saranno presento alla kermesse gastronomica l’Angola e il Perù.
Il viaggio gastronomico è accompagnato da concerti dal vivo in piazza Santuario ogni sera dalle 22.30, da spettacoli e da eventi collaterali gratuiti che animeranno la città e le sue spiagge più belle. Tra le iniziative più attese meritano attenzione le “Case del cous cous”, nelle strade e nei cortili del centro di San Vito, che propongono ogni giorno dalle 12 alle 24 più di trenta varianti di cous cous – salato o dolce, con pesce, carne o verdure – in degustazioni al prezzo di 10 euro; i “Cous Cous lab”, laboratori dove si assiste alla preparazione della ricetta mediterranea con approfondimenti e degustazioni. E poi c’è l’Expo village, grande mercato dove si acquistano prodotti enogastronomici e artigianali siciliani e dei Paesi partecipanti, aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24.
Per maggiori informazioni: www.couscousfest.it

Il festival non è solo cultura e cibo ma è anche l’opportunità di scoprire la magnifica e profumata costa sabbiosa di San Vito lo Capo, in provincia di Trapani, punteggiata da antiche torri, grotte, calette sassose, tonnare dismesse e lambite da un’acqua cristallina e ancora invitante in queste settimane di settembre. Particolarmente affascinante è la costa del golfo di Monte Cofano, l’ampia insenatura che si apre a sud-ovest di San Vito – la baia Santa Margherita – dove il paesaggio è ruvido e selvaggio e dove il mare, riparato dai venti, è trasparente. Anche sull’altro versante del promontorio, fino alla spettacolare Riserva dello Zingaro, i colori e il paesaggio sono da cartolina. Al confine meridionale della Riserva si estende la costa di Castellammare del Golfo, con diverse perle come la tonnara di Scopello, museo a cielo aperto con gli ambienti e le attrezzature ancora intatti, trasformata in alloggi e mini appartamenti dove poter pernottare.