Salute

Arrivi e partenze chiesa in cammino. Padre Antonio: “grazie Signore per le persone incontrate a cui vogliamo bene”

Carmelo Barba

Arrivi e partenze chiesa in cammino. Padre Antonio: “grazie Signore per le persone incontrate a cui vogliamo bene”

Lun, 05/09/2016 - 21:00

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1 (1) MUSSOMELI –  “Non chiedo al Signore perché ci hai tolto dopo tre anni da questo meraviglioso e stupendo paese, Ti ringrazio per quelli che abbiamo incontrato  a cui abbiamo voluto tanto bene”. Così visibilmente commosso Padre Antonio al termine della liturgia  vespertina di ieri sera. Giornata storica del 4 settembre 2016 a Mussomeli, nella chiesa di San Francesco, con l’addio, da una parte, dei frati Minori Conventuali di Sicilia e con le valigie in mano dei due fraticelli che vanno via, Fra Antonio Caruso e proprio il mussomelese Fra Luigi Sapia che recentemente ha festeggiato a Mussomeli il suo 50° di sacerdozio, ed il benvenuto, dall’altra parte, al giovane 1 (2)sacerdote brasiliano Padre Luis Caraz che arriva, nella terra di Manfredi, con 3 novizi dell’ordine dei “Servi della Misericordia Servi della Misericordia della copiosa redenzione, fondata in Brasile da Padre Wilton Morales Lopes ed operante nella diocesi di Caltanissetta. Arrivi e partenze, dunque, nel nome dell’Obbedienza. Un “passaggio di consegne”, dunque, nella chiesa di San 1 (15)Francesco, avvenuto nel giorno della canonizzazione della Beata Madre Teresa di Calcutta, elevata agli onori degli altari da Papa Francesco, proclamandola “santa”; quella Santa che in vita ebbe a dire “non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso” ed ancora :“se mai diventerò una santa, sarò di sicuro una santa dell’oscurità. Sarò continuamente assente dal Paradiso per accendere la luce a coloro che, sulla terra, vivono 1 (19)nell’oscurità”. Parole citate da Padre Antonio, durante l’omelia della Messa, sottolineando, più volte, ”ll silenzio di Dio” nella vicenda che ha interessato il convento di Mussomeli. Una celebrazione di Messa, animata dalla corale francescana, e presieduta da Padre Antonio Caruso, con la concelebrazione dei conventuali Padre Luigi Sapia e dell’acquavivese Padre Angelo Sparacino, DSCN6331e da padre Liborio Franzù, recentemente nominato dal vescovo Cappellano dell’Ospedale M. I. Longo e Cappellano della Casa di Riposo “P.Calà”. I due fraticelli Fra Antonio e Fra Luigi, resteranno ancora una settimana a Mussomeli, in quanto Padre Luis è impegnato fuori sede; per il sacerdote brasiliano l’apostolato a Mussomeli, con la comunità dei “Servi della Misericordia, inizierà domenica prossima. Intanto, l’acquavivese frate conventuale Padre Angelo Sparacino ha così commentato l’epilogo dellaDSCN6330 storia del Convento: P. Angelo Sparacino: “Non avrei mai immaginato nel lontano 1951, entrando in questo convento di San Francesco a Mussomeli, ancora undicenne, per incontrarmi con il P. Nigrelli, incaricato locale per le vocazioni, non avrei mai pensato, dicevo, che alla distanza di anni venisse chiuso. Oggi è un momento triste per tutti i Frati del passato, per i frati di oggi, per il popolo di Mussomeli di ieri, di oggi e di domani. La DSCN6341mia vocazione francescana è nata e si è sviluppata a Mussomeli, nato ad Acquaviva vicino di Casa. Sono stato ordinato sacerdote in questa bellissima chiesa nel 1963 insieme a P. Giuseppe Lo Manto e P, Vincenzo Tuzzeo, di felice memoria. Sono stato in questo convento dal settembre 1969 al mese di agosto 1970. Sempre con rapporto di stima e di simpatia. Oggi è un momento di ricordi e DSCN6342di speranza. Solo la speranza di un domani migliore può lenire il dolore e le ferite dell’oggi. A tutti quanti il saluto francescano di Pace e Bene”.