Salute

Ospedale Sant’Elia, lettera aperta dei dipendenti: “infermieri già vessati non avranno nemmeno le ferie”

Redazione

Ospedale Sant’Elia, lettera aperta dei dipendenti: “infermieri già vessati non avranno nemmeno le ferie”

Ven, 01/07/2016 - 18:20

Condividi su:

CALTANISSETTA – Lettera aperta di alcuni dipendenti del Sant’Elia sulla grave crisi del personale:

“Anche quest’anno, la cronica carenza di personale infermieristico sta mettendo in seria difficoltà l’offerta di assistenza sanitaria presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. L’emergenza Pronto Soccorso persiste e persisterà per tutta l’estate, creando notevoli disagi e problemi assistenziali per l’utenza con un elevato aumento del rischio clinico. Nonostante il certosino lavoro di valutazione delle reali necessità di personale infermieristico del nosocomio nisseno, eseguito dalla direzione sanitaria e dal servizio infermieristico del presidio ospedaliero Sant’Elia e la dolorosa scelta di accorpare alcune unità operative, la disponibilità di quasi tutti gli infermieri comandati e temporaneamente trasferiti presso le unità operative più carenti, la grave carenza di personale infermieristico non permetterà agli infermieri del pronto soccorso di godere del dovuto periodo di ferie estive previsto, oltre che dal Ccnl, anche dalla logica, dal buonsenso e dalla necessità di far riposare infermieri perennemente sotto numero già stanchi e vessati tutto l’anno da carichi di lavoro stressanti e faticosi sopportati in eroico silenzio, né, come paventato sui giornali alcuni giorni fa, può essere programmato il servizio straordinario. Il giorno di riposo dopo faticosi turni anche festivi e notturni non è procrastinabile, anche se spesso gli infermieri del Pronto Soccorso sono costretti a rinunciarvi. Nei giorni scorsi era apparso uno spiraglio di luce, dopo la diffusione della notizia che, la direzione generale, avrebbe provveduto ad attivare la mobilità d’urgenza dagli ospedali minori verso i presidi principali di Caltanissetta e Gela ma, non sappiamo perché, dicono amareggiati gli operatori del pronto soccorso, sembra essere andato tutto in fumo. Apprendiamo inoltre dai giornali delle proposte di una sigla sindacale a proposito di presunti accorpamenti dell’Osservazione Breve Intensiva con il pronto soccorso, nulla di più falso! L’Obi, appendice indispensabile del P.S. e polmone della U.O. di medicina è, e rimarrà, lì con i suoi 9 posti letto + i bis ed i ter ed i quater…. L’Obi non può essere chiusa né accorpata. Nonostante l’abnegazione e il grande senso del dovere, gli infermieri del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero Sant’Elia sono stanchi e pretendono dalla direzione strategica la soluzione immediata al loro problema, chiedono inoltre di essere rispettati e trattati alla stessa maniera dei loro “vicini” di casa e di non avere calpestati i diritti più fondamentali dei lavoratori”.

Pubblicità Elettorale