Salute

Mare. Goleetta Verde boccia la Sicilia, 17 ‘buchi neri’ dovuti alla depurazione

Redazione

Mare. Goleetta Verde boccia la Sicilia, 17 ‘buchi neri’ dovuti alla depurazione

Mer, 20/07/2016 - 23:47

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La mancata depurazione continua a essere una delle maggiori minacce del mare siciliano: su ventisei punti monitorati da Goletta Verde ben diciassette presentavano cariche batteriche elevate, anche piu’ del doppio dei limiti imposti dalla normativa, con un giudizio dunque di “fortemente inquinato”. Nel mirino ci sono sempre scarichi di depuratori che evidentemente continuano a non funzionare a dovere, canali, foci di fiumi e torrenti. E’ il bilancio del monitoraggio svolto dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. Rispetto ai 17 punti giudicati fortemente inquinati, in ben dieci casi ci si trova in prossimita’ di luoghi che registrano un’affluenza media di bagnanti e in alcuni casi addirittura alta, nonostante in alcuni casi ci siano anche i cartelli di divieto di balneazione. “Le tante segnalazioni che ci arrivano dai cittadini dimostrano che la situazione in tante aree dell’isola e’ diventata insostenibile, con scarichi che durante tutto l’anno finiscono in mare e rischiano di compromettere ulteriormente la gia’ difficile situazione in cui versa la nostra economia”, commenta Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, “finora ora nessuno dei governi regionali che si sono succeduti hanno affrontato il problema. Il paradosso e’ che sul fronte della depurazione i fondi erano disponibili, ma non si e’ stati in grado fino ad ora a spenderli”. La situazione non migliora ne’ per quanto riguarda l’informazione ai bagnanti che per i rifiuti presenti in spiaggia. La cartellonistica in spiaggia e’ ancora troppo scarsa, nonostante da due anni sia scattato l’obbligo per i Comuni di apporre pannelli informativi, secondo uno specifico format europeo, dove devono essere riportate tutte le informazioni circa qualita’ delle acque che prende in considerazione la media dei prelievi degli ultimi quattro anni (classi: eccellente, buona, sufficiente, scarsa), i dati degli ultimi prelievi e le possibili criticita’ della spiaggia stessa. I tecnici di Goletta Verde non hanno riscontrato la presenza di cartelli in nessuno dei punti campionati lungo le coste siciliane. Molti punti monitorati, inoltre, sono accumunati da una notevole presenza di rifiuti plastici e, in particolare, di rifiuti da mancata depurazione che, buttati impropriamente nel water e non venendo bloccati dagli impianti di depurazione malfunzionanti finiscono in mare e sulle spiagge. Maglia nera a una citta’ siciliana, quella di Olivella a Santa Flavia (Palermo), dove i volontari trovarono a maggio 1252 rifiuti in 100 metri di spiaggia. In provincia di Messina e’ risultato fortemente inquinato il prelievo effettuato alla foce del torrente (o Patri’) in localita’ Cantone. Nessuna anomalia, invece, riscontrata nel campione prelevato a Giardini Naxos, nel quartiere San Giovanni, alla spiaggia di via IV Novembre. Fortemente inquinato il campionamento effettuato alla foce del fiume Alcantara, in localita’ San Marco, che segna il confine tra Calatabiano e Giardini Naxos, quindi tra le province di Messina e Catania. In quest’ultima provincia, e’ risultato fortemente inquinato il campionamento allo sbocco dello scarico fognario all’inizio del Lungomare Galatea; nella norma quello alla spiaggia libera a Lidi Playa a Catania. Fortemente inquinato anche per il prelievo alla foce del canale Grimaldi, al Porto Grande – zona Pantarelli di Siracusa. Dei dieci campionamenti effettuati in provincia di Palermo, cinque sono “fortemente inquinati”: quello alla spiaggia tra Capitaneria e vecchio oleificio al porto di Termini Imerese; al piano Stenditore lungomare in localita’ Ponticello a Santa Flavia; alla spiaggia tra la chiesa e l’ospedale Buccheri La Ferla in localita’ Bandita di Palermo; alla foce Nocella, in contrada San Cataldo, tra Terrasini e Trappeto; allo scarico fognatura di Terrasini, nei pressi della diga foranea del porto; allo sbocco dello scarico di fronte corso Mattarella a Villa Grazia di Carini; allo sbocco del depuratore presso la foce del torrente Chiachea, sempre a Carini e alla foce del torrente Pinto a Trappeto. Nei limiti gli inquinanti registrati a Sferracavallo a Palermo (in via Barracello, di fronte alla pompa di sollevamento) e in localita’ Aspra a Gallodoro (effettuato di fronte al tubo di scarico). Due campionamenti “fortemente inquinati” anche in provincia di Trapani, rispetto ai quattro monitorati: alla foce del canale nei pressi dello scarico del depuratore nella frazione di Marinella di Selinunte a Castelvetrano e alla foce del fiume Delia a Mazara del Vallo (Lungomare di Levante, foce Arena). Nei limiti, invece, quelli eseguiti alla spiaggia libera di via Florio a Marsala e sulla spiaggia in corrispondenza del tubo di scarico in localita’ Sanguigno di Custonaci. A Gela fortemente inquinato il prelievo alla foce del fiume Gattano, in localita’ Macchitella; com in due punti in provincia di Agrigento sui quattro monitorati: spiaggia, a valle del depuratore a Licata e alla foce del torrente Canzalamone in localita’ Stazzone di Sciacca. Entro i limiti quelli alla spiaggia in corrispondenza del torrente Re a Porto Empedocle e alla spiaggia in corrispondenza di un canale a Realmonte (localita’ Villa Romana).

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