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Sanità a Caltanissetta: nuovo “siluro” di Cgil, Cisl e Uil contro la direzione dell’Asp

Redazione

Sanità a Caltanissetta: nuovo “siluro” di Cgil, Cisl e Uil contro la direzione dell’Asp

Ven, 08/07/2016 - 16:04

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CALTANISSETTA – Nuova nota delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil (rappresentate rispettivamente nel caso specifico da Giovanna Caruso, Gianfranco Di Maria e Carmelino Centorbi) che duramente attaccano ancora una volta la direzione dell’Asp. La critica si fa sempre più aspra. A dire dei tre sindacati, infatti, i dipendenti delle Unità Operative più vicine alla direzione strategica avrebbero percepito nella busta paga di giugno il saldo della produttività del 2004 tutti gli altri invece dovranno attendere agosto.

“Come da accordi sottoscritti in sede di delegazione – dichiara la nota di Cgil, Cisl e Uil – trattante con lo stipendio di giugno al massimo con quello di luglio, tutti i dipendenti dell’ASP di Caltanissetta avrebbero dovuto percepire il saldo della produttività relativa all’anno 2014, sottolineamo tutti, perché così non è stato: infatti nel mese di giugno poco più della metà di UU. OO. avrebbero visto corrisposto nella busta paga quanto pattuito, mentre il restante dei lavoratori NO. La speranza era che l’amministrazione rimediasse con lo stipendio di luglio, ma da alcuni segnali colti questa eventualità è “scongiurata”, si parla del mese di agosto, molto più probabilmente di settembre. La questione in sé è particolarmente detestabile, perché emergerebbe una evidente disparità di trattamento tra i lavoratori; nel dettaglio, sembrerebbe che, tra chi ha potuto godere di questi emolumenti, ci sarebbero UU. OO. del territorio e molto vicine alla direzione strategica, escludendo gran parte di quelle ospedaliere; restiamo convinti che si tratta di una casualità o magari di dirigenti più efficienti, ma è una coincidenza che si verifica piuttosto spesso. In questo senso valuteremo se predisporre un accesso agli atti di ciascun lavoratore, a cui non è stata corrisposta la produttività, per conoscere coloro che hanno percepito le indennità legate alla premialità. I lavoratori di questa azienda e le loro famiglie hanno fatto affidamento su questa parte del salario per godere degli sconti o affrontare con maggiore serenità le ferie; con questo ritardo di fatto gli si è negato questo diritto. Si invita la direzione generale a prendere direttamente in mano il governo dell’azienda e dell’azione amministrativa e fare di tutto per rispettare gli impegni assunti; questo potrebbe essere un segnale per recuperare relazioni sindacali corrette in un quadro sempre più deteriorato”.

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