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Caltanissetta, la Nissa Rugby al Comune: condizioni del campo vergognose. Pronti a giocare in un altra città

Redazione

Caltanissetta, la Nissa Rugby al Comune: condizioni del campo vergognose. Pronti a giocare in un altra città

Mer, 27/07/2016 - 19:09

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Si è svolto mercoledì mattina alle ore 11:00 presso l’ufficio tecnico del comune di Caltanissetta l’incontro tra la società nissena della Nissa Rugby rappresentata dal vicepresidente e giocatore Andrea Lo Celso e l’amministrazione nissena. Ad ascoltare le richieste per un “normale” svolgimento delle attività della prossima e imminente stagione,tra il campionato nazionale della seniores e tutto il settore giovanile di propaganda dell’under 12 all’under 18 impegnati nei vari campionati regionali di categoria, c’erano l’assessore allo sport Marina Castiglione, l’assessore alla vivibilità e viabilità Amedeo Falci, la responsabile Ufficio Sport dott.ssa Falzone e ancora il responsabile manutenzione impianti Schifano e a il dirigente ufficio tecnico ingegner Tomasella.

Incontro fondamentale per il proseguo del rugby nisseno, proprio perché la Nissa Rugby chiede di poter continuare la propria attività,che oltre a portare il nome della città in tutto il sud Italia da Napoli a Benevento passando da Lecce e Bari e via dicendo, e  fondamentale fonte di turismo per una città come Caltanissetta, sempre più povera oggi ed afflitta da svariate problematiche e anche grazie al rugby, che con il suo campionato nazionale riesce a produrre turismo ad albergatori e ristoratori che ospitano le squadre avversarie per delle entrate stimate intorno ai 15000 euro in sei mesi, nella maniera più “normale” possibile per come lo è stato negli anni precedenti. La Nissa Rugby chiede solamente di poter giocare e continuare la sua attività senza subire tutte le problematiche che improvvisamente da due anni vive sopratutto subite in questa ultima stagione. Facendo un passo indietro, ricordiamo che i nisseni furono buttati fuori dell’impianto sportivo ad ottobre, quando il campionato era appena iniziato, per  dei lavori di “manutenzione straordinaria del manto erboso” e poi fatti rientrare solamente a gennaio. La Nissa Rugby denuncia la mancanza assoluta di organizzazione e del rispetto delle regole di un impianto che era e deve ritornare ad essere il fiore all’occhiello per la città nissena in tutto il sud Italia. La Nissa Rugby denuncia il massimo degrado dell’impianto e sopratutto del manto erboso,divenuto oggi un vero e proprio campo da pascolo, privo di qualunque manutenzione e attenzione da parte di chi ne ha le competenze. Basti pensare che ad un mese della preparazione atletica che ogni società svolge prima di un campionato e ancora di più per i nisseni visto l’importanza della categoria nazionale, non siano iniziati i “consueti lavori di manutenzione ne ordinaria e straordinaria” del manto erboso e basta entrare all’interno dello stadio per capire come la situazione sia davvero drammatica. Per questo la società nissena chiede di avere in affidamento la gestione del rettangolo di gioco e quindi del manto erboso a costo zero, facendosi carico della consueta manutenzione straordinaria e ordinaria per poter rendere l impianto usufruibile e possa costituire come fu in passato, motivo di vanto e orgoglio per lo sport nisseno.

La Nissa Rugby, commenta il vicepresidente e giocatore Andrea Lo Celso, non può e non potrà svolgere la su attività nelle stesse condizioni vissute nella stagione scorsa, non è una minaccia e né tanto meno vuole essere un ricatto, ma solamente una presa di posizione fondamentale per poter svolgere, non dico nel migliore dei modi ma almeno nella maniera più idonea e adeguata la sua attività. Non è possibile arrivare il sabato prima di una partita e telefonare a chi di competenza per far immediatamente tagliare il manto erboso per svolgere una partita. Non è possibile che qualcuno si svegli una domenica e decida di “non aprire un impianto o lo dimentichi” quando fuori dai cancelli si hanno le squadre provenienti dalla Puglia o dalla Campania in attesa di entrare e giocare una partita di campionato nazionale. Non è possibile ricevere un tecnico nazionale federale che deve svolgere delle selezioni per i giovani rugbisti nisseni e non avere un campo a disposizione o averlo solo per raccomandazioni o per favori da parte di chi ne ha il “potere”. Non è più possibile fare attività in queste condizioni e ancor di più nel nostro caso,fare attività di livello. L’amministrazione con l’ufficio tecnico, continua Lo Celso, ha indetto una gara di appalto con una somma di 30 mila euro che verranno destinati alla società che si aggiudicherà la manutenzione del manto erboso. Noi società Nissa Rugby  chiediamo direttamente di avere affidato tale manutenzione a costo zero. Ditemi voi cosa ancora aspettano gli uffici competenti a darci l’affidamento del manto erboso?! La nostra amministrazione che tanto esalta “la democrazia partecipata”, non da alcuna risposta, e non capisco il motivo per la quale, chiedo da due anni la gestione del manto erboso e per “cavilli burocratici” non si accetta la mia richiesta, ancor di più adesso che come cittadini e società sportiva che rappresenta la città, chiediamo in affidamento il manto erboso e la sua gestione con manutenzione ordinaria e straordinaria a costo zero!

Questa è la nostra città, svolgiamo da anni attività di propaganda con bambini dai 12 anni in su; svolgiamo progetti scuola con la gran parte delle scuole nissene; svolgiamo campionati regionali di categoria con tutti i nostri settori giovanili e vantiamo centinaia di tesserati; abbiamo due anni fa portato la Nazionale Italiana under 20 per giocare la partita di apertura del sei nazioni contro la Francia (unico evento mai fatto fino ad adesso in Sicilia) e per l’occasione a nostre spese, abbiamo fatto omologare il Marco Tomaselli per partite ed eventi internazionali, omologazione che in Sicilia in questo momento la si ha solamente in due impianti, il nostro ed il Barbera di Palermo; e per finire giochiamo con la senior un campionato nazionale con le migliori squadre del sud Italia.

Noi vogliamo continuare a giocare e sopratutto giocare per la città di Caltanissetta, conclude Andrea Lo Celso, ma se non avremo risposte concrete alle nostre richieste,a settembre la Nissa Rugby cambierà città.