Salute

Papa Francesco: disabili relegati nelle riserve di pietismo e assistenzialismo

Redazione

Papa Francesco: disabili relegati nelle riserve di pietismo e assistenzialismo

Dom, 12/06/2016 - 14:39

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Papa FrancescoLa tentazione tanto diffusa di emarginare i disabili e’ stata stigmatizzate da Papa Francesco nell’omelia per la messa conclusiva del Giubileo dei disabili e malati. “Meglio – ha scandito – tenere queste persone separate, in qualche ‘recinto’, magari dorato, o nelle ‘riserve’ del pietismo e dell’assistenzialismo, perche’ non intralcino il ritmo del falso benessere. In alcuni casi, addirittura, si sostiene che e’ meglio sbarazzarsene quanto prima, perche’ diventano un peso economico insostenibile in un tempo di crisi”.

Bergoglio ha anche messo in guardia dal rischio di un atteggiamento che accettando le difficolta’ e i limiti come normali e superabili puo’ diventare cinico. “Nel nostro animo – ha detto – puo’ subentrare anche un atteggiamento cinico, come se tutto si potesse risolvere subendo o contando solo sulle proprie forze”. “Il mondo – ha ammonito il Papa – non diventa migliore perche’ composto soltanto da persone apparentemente perfette, ma quando crescono la solidarieta’ tra gli esseri umani, l’accettazione reciproca e il rispetto. Come sono vere le parole dell’apostolo: ‘Quello che e’ debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti'”. “In realta’ – ha poi ricordato Francesco – tutti prima o poi siamo chiamati a confrontarci, talvolta a scontrarci, con le fragilita’ e le malattie nostre e altrui. E quanti volti diversi assumono queste esperienze cosi’ tipicamente e drammaticamente umane! In ogni caso, esse pongono in maniera piu’ acuta e pressante l’interrogativo sul senso dell’esistenza”.

“Non esiste solo la sofferenza fisica; oggi, una delle patologie piu’ frequenti e’ anche quellache tocca lo spirito”. Con queste parole Papa Francesco ha evocato lo spettro della depressione nell’omelia pronunciata in piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei disabili e malati. “E’ una sofferenza – ha affermato – che coinvolge l’animo e lo rende triste perche’ privo di amore. Quando si fa esperienza della delusione o del tradimento nelle relazioni importanti, allora ci si scopre vulnerabili, deboli e senza difese. La tentazione di rinchiudersi in se’ stessi si fa molto forte, e si rischia di perdere l’occasione della vita: amare nonostante tutto”. (AGI)

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