Salute

Mobilità urgente per gli infermieri dei piccoli ospedali verso Caltanissetta e Gela

Carmelo Barba

Mobilità urgente per gli infermieri dei piccoli ospedali verso Caltanissetta e Gela

Ven, 24/06/2016 - 16:11

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infermieriSi è svolto stamani un incontro tra Nursind e management aziendale dell’Asp di Caltanissetta in merito alla crisi del personale degli ospedali di “S.Elia” e “Vittorio Emanu8ele di Gela”.  ” Abbiamo ricevuto ieri – è detto in una nota Nursind – la convocazione del dott. Iacono in merito alla crisi di personale che in queste ultime settimane attanaglia in modo particolare l’ospedale “S.Elia” ed oggi abbiamo incontrato il management di Via Cusmano. Ci è esposta dal dott. Iacono la criticità di infermieri legata in particolar modo al Pronto Soccorso e alla possibilità di poter ricorrere, a casi estremi, addirittura ad una mobilità d’urgenza prevista contrattualmente, con esodo dii almeno 15 infermieri provenienti dagli ospedali di Mussomeli, Niscemi e Mazzarino per sopperire sia alle esigenze del “S. Elia” che all’ospedale di Gela. Premesso che gli infermieri in servizio al “S. Elia” sono oltre 400 con una percentuale importante di persone con limitazioni riconosciute è altresì vero che questa emergenza solamente quest’anno ha raggiunto livelli così alti di criticità rispetto agli anni passati dove il numero di infermieri è rimasto pressoché lo stesso. Per quel che riguarda l’emergenza del Pronto Soccorso abbiamo prospettato l’idea di spostare l’Osservazione Breva Intensiva nelle stanze dove tutt’ora ci sono i codici verdi e bianchi in modo da potenziare l’emergenza con un numero maggiori di infermieri ed OSS, recuperare personale per consentire le ferie e soprattutto offrire una più adeguata assistenza sanitaria all’utenza. Questa operazione potrebbe permettere soprattutto di offrire una soluzione rapida al sovraffollamento dell’O.B.I. con l’eventuale trasferimento negli ospedali viciniori di pazienti che necessitano di ricoveri in reparti di medicina e ortopedia. Soprattutto si potrebbe diversificare l’eventuale utilizzo di straordinario tamponando emergenze in altri reparti. Per quel che ci riguarda la mobilità d’urgenza, come da contratto, in piena estate e con le ferie già pianificate non è la soluzione più opportuna poiché, non sarebbero necessari solamente 15 infermieri ma 30 per ogni presidio poiché, come da contratto, la stessa dura massimo 30 giorni. In un periodo di assoluta incertezza per il futuro dei piccoli presidi una decisione come quella del trasferimento temporaneo di infermieri potrebbe essere deleterio per l’equilibrio dell’assistenza sanitaria. Dall’incontro è emerso che il management sta seriamente tenendo in considerazione la nostra proposta e ci aspettiamo un riscontro positivo. Settimana prossima incontreremo urgentemente la direzione sanitaria dell’ASP di Caltanissetta e quella di Presidio del “S. Elia” per un tavolo tecnico urgente. Intanto dal management aziendale ci aspettiamo una risposta al nostro quesito: trovare ed eliminare immediatamente la causa di questa impasse sanitaria. Non c’è tempo per la filosofia. Occorre capacità decisionale ed organizzativa, Ed ad oggi tutto questo manca. La soluzione ai problemi organizzativi non la devono trovare le organizzazioni sindacali a posteriori. Se c’è un ufficio deputato a questo lo si faccia funzionare a dovere. Diversamente che si attuino scelte differenti”.

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