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Era ed è…leggenda! Addio a Muhammad Alì: il più grande di tutti

Redazione

Era ed è…leggenda! Addio a Muhammad Alì: il più grande di tutti

Ven, 03/06/2016 - 22:31

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muhammad-ali-punch-01PHOENIX – Addio a Muhammad Alì, leggenda del pugilato e dello sport. L’ex campione del mondo dei pesi massimi si è spento al’età di  74 anni  a Phoenuix, in Arizona, dove era stato ricoverato giovedì pomeriggio per problemi respiratori. Le sue condizioni erano state subito dichiarate critiche. La sua salute era gradualmente peggiorata da quando gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson nel 1984, quando aveva 42 anni.

Muhammad Alì, all’anagrafe Cassius Marcellus Clay Jr., è considerato il piu’ grande pugile di tutti i tempi e un paladino dei diritti umani. Ha vinto tre volte il titolo mondiale dei pesi massimi, dopo l’oro olimpico conquistato a Roma nel 1960. Era nato a Louisville, in Kentucky il 17 gennaio del 1942. Ma la sua influenza, fuori dal ring, non è stata da meno, dalla conversione all’Islam al gran rifiuto ad andare a combattere in Vietnam che gli costò il ritiro della licenza pugilistica e l’interruzione dell’attivita’ dall’aprile del 1967 al settembre del 1970, quando era già il numero uno.

Tra i primi a esprimere il cordoglio ci sono stati proprio i grandi del pugilato. Bellissimo il tweet di George Foreman, il grande rivale insieme a Jose Frazier: “Alì, Frazier & Foreman eravamo una persona sola. Una parte di me se ne è andata, la parte più importante”. “Dio si è preso il suo campione”, ha twittato Mike Tyson.

“The Greatest of all time” era stato ricoverato l’ultima volta nel gennaio del 2015 per una forte infezione alle vie urinarie e già in quell’occasione si era temuto per il peggio. La sua ultima apparizione in pubblico risaliva al 9 aprile a Phoenix, dove risiedeva diversi mesi l’anno, alla cena delle Celebrity Fight Night: indossava occhiali scuri e sembrava indebolito.

Negli anni, il deterioramento della sua salute non ha fiaccato il suo spirito da lottatore. Lo scorso dicembre aveva fatto irruzione anche nella campagna elettorale americana con una dichiarazione contro il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump che ha proposto di bandire i musulmani dagli Usa. “Noi come musulmani – aveva avverto Alì – dobbiamo reagire contro coloro che usano l’Islam per portare avanti la loro agenda personale”.

Sul podio dei più grandi di tutti i tempi della boxe, ad Alì si possono avvicinare solo Sugar Ray Robinson, Joe Louis e Rocky Marciano. La sua era una boxe innovativa e fantasiosa, un misto di intelligenza tattica e agilità che gli permetteva di sferrare colpi devastanti con un guizzo improvviso. Ma la sua leggenda nacque anche fuori dal ring: le sfide verbali ai grandi rivali Joe Frazier e George Foreman, e le battaglie per i diritti civili, rimarranno scolpiti nella storia dello sport. Proprio Foreman lo definì “un profeta, un eroe, un rivoluzionario”, un tributo al “più grande”.

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