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Amministrative. Raggi sindaco di Roma, M5S trionfa anche Torino

Redazione

Amministrative. Raggi sindaco di Roma, M5S trionfa anche Torino

Lun, 20/06/2016 - 09:07

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Il Movimento 5 Stelle conquista per la prima volta due metropoli e trionfa a Roma e Torino. Il Pd perde la meta’ dei sindaci, ma tiene Milano, Bologna e Cagliari. Il centrodestra riprende quota a Trieste e conquista 10 sindaci nei comuni capoluogo di provincia. De Magistris si conferma sindaco di Napoli contro tutti. A Benevento rispunta Mastella, sostenuto dal centrodestra. Ai ballottaggi ha votato solo la meta’ degli aventi diritto (50,52% contro il 59,94% dei primo turno).

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Complessivamente le comunali 2016 nei comuni capoluogo di provincia assegnano 10 sindaci al centrodestra; 9 sindaci al centrosinistra; 3 sindaci al Movimento 5 Stelle; 3 sindaci alle liste civiche; 1 sindaco alla sinistra. Nelle precedenti elezioni il centrosinistra ebbe 21 sindaci; il centrodestra 4; la sinistra 1; il Movimento 5 Stelle nessuno. Nei comuni capoluogo di regione il centrosinistra ottiene 3 sindaci (ne aveva 6); il Movimento 5 Stelle 2 (non ne aveva);la sinistra 1 (confermato); il centrodestra 1 (non ne aveva).

Il centrodestra nel 2016 ottiene i sindaci di Trieste, Cosenza, Isernia, Crotone, Pordenone, Novara, Grosseto, Savona, Olbia, Benevento. Il centrosinistra si aggiudica invece Milano, Bologna, Cagliari, Salerno, Rimini, Caserta, Bolzano, Varese, Ravenna. Il Movimento 5 Stelle oltre a Roma e Torino conquista anche Carbonia con Virginia Raggi a Roma, Chiara Appendino a Torino e Paola Massidda. La sinistra di De Magistris trionfa a Napoli.

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Le liste civiche ottengono i sindaci di Latina, Brindisi e Villacidro. Nelle precedenti elezioni il centrosinistra vinse a Roma,Milano, Torino, Bologna, Cagliari, Trieste, Crotone, Benevento,Salerno, Ravenna, Rimini, Pordenone, Savona, Isernia, Novara,Brindisi, Carbonia, Olbia, Villacidro, Grosseto, Bolzano. Ilcentrodestra vinse a Cosenza, Caserta, Latina, Varese. La sinistra vinse a Napoli.

Dopo la vittoria a Roma i toni sono morbidi: “Da domani – dice Raggi – tutte le forze politiche abbiano il buon senso di aprire un dialogo onesto per rimettere al centro l’interesse dei romani. Voglio mettere un punto ai toni aspri che hanno contraddistinto la campagna elettorale. E’ il tempo di lavorare, i problemi sono tanti. Io sono pronta a governare”. Al ballottaggio Raggi ha ottenuto piu’ del doppio dei voti di Roberto Giachetti. Piero Fassino, sconfitto a Torino, punta l’indice contro il sistema elettorale del ballottaggio: “Passare da un sistema bipolare a un sistema tripolare – afferma l’ex segretario Ds – vuol dire che se il secondo e il terzo si mettono d’accordo il primo perde. Per il centrodestra far perdere il centrosinistra a Torino dopo tanti anni era un’occasione ghiotta. La stessa cosa avviene in tutte le citta’ dove al ballottaggio e’ andato il Movimento 5 Stelle”. Il Pd aprira’ una riflessione sulla legge elettorale? Il vicesegretario, Lorenzo Guerini, conferma l’analisi di Fassino: “Il dato politico e’ che nei ballottaggi con il Movimento 5 Stelle paghiamo dazio, perche’ l’elettorato di centrodestra ha deciso di votare per loro”. La direzione del partito di Renzi si riunira’ venerdi’.

Nel centrodestra Salvini esulta per le difficolta’ del Governo: “I cittadini non credono piu’ in Renzi”. Ma il risultato di Milano “fa male” alla Lega, che perde anche Varese. A nord di Roma il centrodestra strappa comunque al centrosinistra Trieste, Pordenone, Savona, Novara e Grosseto. Anche Paolo Romani, capogruppo al Senato di Forza Italia, sottolinea: “Questi ballottaggi sono un disastro vero per Renzi, che arriva al referendum con l’affanno. Se dovesse perderlo, come credo probabile, tutto tornera’ a zero e noi valuteremo cosa fare”. Al sud due sindaci uscenti portano a casa un ottimo risultato: a Napoli Luigi De Magistris, sostenuto da Sinistra, Idv, Verdi e civiche, ottiene piu’ del doppio dei voti di Gianni Lettieri. Tutti i principali partiti nazionali (Pd, M5s, Fi, Fdi, Lega, Ncd) saranno in minoranza sotto il Vesuvio. A Cagliari Massimo Zedda, sostenuto da Sel, Pd, Partito sardo d’azione, comunisti, Centro democratico e civiche, era stato rieletto al primo turno. Torna alla ribalta Clemente Mastella. L’ex Guardasigilli del Governo Prodi viene eletto al ballottaggio sindaco di Benevento, sostenuto da liste civiche, Fi e Udc. Mastella era gia’ stato sindaco di Ceppaloni.