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Sommatino, Infuso (FI): “Facciamo chiarezza sulla questione dell’illuminazione in via Resistenza”

Redazione

Sommatino, Infuso (FI): “Facciamo chiarezza sulla questione dell’illuminazione in via Resistenza”

Ven, 20/05/2016 - 10:57

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20160518_112947SOMMATINO – Riceviamo e pubblichiamo.

Sulla questione dell’illuminazione di Via Resistenza è giusto fare delle precisazioni e rendere giustizia alla verità.

Infatti, la proposta di illuminare la via Resistenza parte dal sottoscritto (come Grande Sud prima e Forza Italia adesso), dopo avere ascoltato le esigenze dei residenti, tant’è che, da oltre 4 anni che periodicamente ho fatto articoli, video e proteste varie anche nei social, sottolineando l’esigenza anche dal punto di vista della sicurezza e dell’incolumità personale.

Questo sindaco non può vantarsi di niente, anzi dovrebbe spiegare ai residenti e a tutta la cittadinanza perché ci sono voluti oltre 4 anni per questo intervento.

Per dovere di cronaca, voglio ricordare a tutti che, grazie all’ex Assessore Sanfilippo Salvatore che nell’ottobre del 2014 ha pagato di tasca propria la fideiussione richiesta dalla stessa provincia ed ha firmato su delega il contratto per l’inizio dei lavori, ad oltre un anno e mezzo da tale data sono iniziati i lavori, “persino l’ispettore gadget avrebbe fatto meglio tirando fuori dal cappello una soluzione più veloce.”

Altresì, quando ancora era in carica la precedente amministrazione, il sottoscritto si era recato nell’ex provincia regionale di Caltanissetta, per parlare con l’allora l’ingegnere capo e trovare una soluzione per la Via Resistenza, poiché la stessa ricade sulla strada provinciale 179, al fine di rendere quel tratto di strada comunale e avere cosi maggiore velocità nell’espletare tutte le varie “pratiche” di intervento. Lei sindaco sanfilippo crispino dov’era? E soprattutto quale meriti vorrebbe attribuirsi?

Ed ancora, (altro obbiettivo raggiunto dal sottoscritto) durante l’amministrazione dell’ex sindaco Sciascia (primi anni 2000), il sottoscritto diede vita ad una protesta per rendere praticabile, tramite bitumazione, la Via Morandi (oggi quasi impraticabile) che rappresenta la continuazione di Via Resistenza, all’epoca l’assessore era il signor Carbone Alessandro il padre dell’attuale Assessore Carbone Laura componente della sua giunta.

A proposito l’area sanitaria vigente nel piano regolatore generale (PRG) ricadente proprio accanto la Via Resistenza che fine ha fatto? Si sta sfruttando per opere inerenti la sua destinazione o altro?

La verità illumina la giustizia.

Gianluca Infuso, Forza Italia