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Palazzo del Carmine “sottosopra”: indagato per omissione il segretario generale Rita Lanzalaco

Redazione

Palazzo del Carmine “sottosopra”: indagato per omissione il segretario generale Rita Lanzalaco

Sab, 21/05/2016 - 00:15

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IMG_0964CALTANISSETTA – Il cerchio della magistratura si chiude su Palazzo del Carmine. Anche il segretario generale del comune, Maria Rita Lanzalaco, alla quale tra l’altro gli è stato attribuito il 50 per cento di indennità, il massimo della retribuzione spettante, è indagata dalla Procura della Repubblica per il reato di omissione di atti di uffici. Il reato è quello previsto dall’articolo 328 del codice di procedura penale. Anche lei quindi finisce nel mirino della Magistratura e, come spesso avviene in simili circostanze, si conosce il bersaglio della magistratura, ma non le motivazioni che hanno indotto il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento d’indagine. Va da se che l’azione della magistratura potrebbe inquadrarsi nell’ambito di quegli atti ed adempimenti connessi e direttamente riconducibili al vertice della struttura burocratica di Palazzo del Carmine. Atti che potrebbero avere attinenza con la nomina del responsabile del procedimento anticorruzione e quelli connessi con la strasperanza dei procedimenti amministrativi che, detto per inciso, sono attualmente in primo piano e particolarmente attenzionati dalla Commissione Regionale Antimafia. Non ultimo ci sarebbero anche gli adempimenti connessi con l’attività del consiglio comunale di Palazzo del Carmine e delle commissioni consiliari permanenti che proprio in questi giorni sono state oggetto di un intervento da parte delle forze dell’ordine che hanno sequestrato i verbali delle sedute di tutte le commissioni consiliari, ipotizzando, anche sui denuncia del consigliere del movimento 5 Stelle, una irregolarità nelle stesse sedute. Ipotesi che potrebbero anche ricondurre alla mancata nomina dei responsabili di procedimenti amministrativi previsti per legge, come quello del Responsabile della Trasparenza o del Responsabile del servizio di Sicurezza all’interno del comune. Il reato di omissione di atti di ufficio, nello specifico, comporta il rifiuto o il ritardo di atto di emanazione del proprio ufficio. Nella sostanza parlando di reati, o presunti tali, a Palazzo del Carmine, ci sarebbe chi avrebbe fatto di più rispetto a quanto previsto dalle regola della Pubblica amministrazione ( gettonopoli e operazione Perla Nera”) e chi avrebbe fatto poco rispetto ai compiti previsti ( mancato avviamento dello sportello multifunzionale, che ha determinato la sospensione della dirigente del servizio per dodici giorni; ritardi nella pubblicazione del bando delle refezione scolastica) e adesso arriva anche la omissione in di atti di ufficio del segretario Generale.
(Salvatore Mingoia)

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