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Operatori ex sportelli Multifunzionali: “La politica si attivi, aspettiamo risposte dall’assessore Miccichè”

Redazione

Operatori ex sportelli Multifunzionali: “La politica si attivi, aspettiamo risposte dall’assessore Miccichè”

Mer, 25/05/2016 - 10:20

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imageMomenti difficili per gli Operatori ex Sportelli Multifunzionali esperti in Politiche Attive del Lavoro. Ombre fosche sul loro futuro e presente difficile per questi lavoratori che aspettano risposte dalla politica. Si è, infatti, svolto un presidio davanti la segreteria dell’assessore regionale Gianluca Miccichè per sollecitare l’avvio degli operatori al lavoro, molti dei quali rimasti ormai senza alcuna forma di sostegno al reddito. A questo punto, i lavoratori affermano, dipende esclusivamente dalla volontà dell’assessore il realizzarsi appieno e, in tempi brevi, delle aspettative degli operatori che hanno diffuso la seguente nota stampa.

L’ articolo 14 della legge stralcio approvato dal Parlamento Siciliano è un primo passo per ridare dignità e giustizia ad una categoria di lavoratori che da tre lunghi anni sono nel limbo, che sono passati dallo stato di lavoratori a tempo indeterminato a quello di licenziati o sospesi per mano di chi aveva deciso di sterminare un’intera categoria. 
Chiediamo all’assessore al ramo, Gianluca Miccichè, di attivarsi, in tempi celeri, per porre in essere tutte gli atti amministrative necessari per facilitare l’erogazione dei servizi all’utenza, ottemperando alle specifiche indicazioni della riforma nazionale in tema di servizi per il lavoro e contestualmente dare risposta agli Operatori ex Sportelli Multifunzionali, esperti in Politiche Attive del Lavoro. 
La norma, getta i presupposti per erogare i servizi obbligatori per legge all’utenza e per rimetterci al lavoro. Se a tale norma non faranno seguito tutti gli atti amministrativi necessari, produrrà solo un’ elenco di nomi fine a sé stesso, un elenco nel quale leggere il proprio nome. Allo stato, non è indicato con chiarezza il datore di lavoro, il tipo di contratto, la durata, le fonti di finanziamento e soprattutto la tempistica. 
In funzione di questa premessa, che fotografa la situazione all’indomani dell’approvazione dell’emendamento, i lavoratori che dall’8 febbraio sono in presidio permanente davanti il palazzo dell’assessorato, annunciano che il presidio continua ad oltranza, anche nelle singole province.
I tempi della politica non coincidono certamente con quelli dei lavoratori che hanno l’urgenza di rimettersi subito al lavoro, per questa ragione la battaglia continua fino alla firma di un contratto degno di tale nome, con l’ente regionale in house e che garantisca le retribuzioni spettanti con cadenza mensile, un fatto normale per chi presta la sua opera lavorativa, da sempre un’utopia per questa categoria.
La norma da sola non è commestibile!
Operatori ex Sportelli Multifunzionali esperti in Politiche Attive del Lavoro

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