MUSSOMELI – Una storia lunga, anzi lunghissima, fino allo stremo delle forze, quella dell’ex armiere Vincenzo Genuardi, come lo stesso ha ammesso. Un passato con notti insonni, d’incubo, e, comunque sempre fiducioso nella magistratura. Ventisei anni di storia della sua vita, che lo ha visto incatenarsi diverse volte davanti la sede dell’allora Pretura di Mussomeli, una volta dietro la porta dell’ufficio del Sindaco, nella casa comunale, un’altra volta all’esterno del tribunale, mentre l’ultimo incatenamento fu davanti la Prefettura di Caltanissetta. Una storia lunga, riportata puntualmente dalla cronaca locale e che ebbe origine dalla segnalazione di infiltrazioni d’acqua nel fabbricato di sua proprietà, dove a piano terra svolgeva la sua attività commerciale di armiere. Una circostanza, questa che gli costò la revoca delle licenza commerciale e quindi con un contenzioso che è andato avanti nel tempo. E’ proprio di una settimana appena, propriamente dello scorso 24 maggio, la sentenza a favore dell’anzidetto ex armiere Vincenzo Genuardi. Una sentenza in cui si registra la condanna per il Comune di Mussomeli, nella persona del sindaco pro tempore, a risarcire il danno patrimoniale arrecato alla famiglia di Genuardi per un importo di 52.815 euro, oltre gli interessi legali, E sempre l’Ente dovrà sborsare altri ben 136.096 euro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale. Insomma quasi 200 mila euro per chiudere la lite giudiziaria, iniziata nel 2010 ma che nella realtà, il “calvario” di Genuardi era iniziato nel 1990 che, comunque, aveva sempre sperato in una risoluzione bonaria della questione e cioè l’eliminazione di quelle infiltrazioni d’acqua che, come già detto, gli provocarono la revoca della licenza commerciale dell’armeria., Dunque, un quarto di secolo di contenzioso che si è concluso con una sentenza a favore dell’ex armiere. Da noi intervistato, così Vincenzo Genuardi: “ ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in questo lungo calvario; ringrazio tutte le Forze dell’Ordine che mi hanno saputo ascoltare; di avere fiducia nella magistratura, anche se con ritardo, il tempo è galantuomo”.
Mussomeli, per l’ex armiere Vincenzo Genuardi 26 anni d’inferno. Il Comune condannato a pagare circa 200 mila euro
Dom, 29/05/2016 - 21:18
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