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Caltanissetta, Oriana Mannella (UDC): “Straordinario dipendenti, l’ufficio tributi protesta”

Redazione

Caltanissetta, Oriana Mannella (UDC): “Straordinario dipendenti, l’ufficio tributi protesta”

Ven, 20/05/2016 - 12:08

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Oriana-MannellaCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

In un momento in cui tanto si parla di finanziamenti perduti e quindi mancati introiti e mancate iniziative che il comune di Caltanissetta disperde quasi giornalmente, un ufficio cardine dell’Amministrazione Comunale dallo scorso giovedì 12 maggio nelle ore pomeridiane si è rifiutato di fare le ore di straordinario previste.

Sto parlando dell’Ufficio Tributi nella sezione distaccata di via Largo Barile che rivendica gli straordinari arretrati del 2015.

E’ quasi inutile sottolineare che la sezione tributi in una qualsiasi amministrazione  comunale riveste un ruolo strategico in quanto rappresenta la prima fonte di incasso dell’ente e quindi è quel settore la cui efficienza può modificare in maniera determinante la disponibilità di cassa a cui poi i vari uffici attingono per potere gestire l’amministrazione finanziaria del Comune.

Da tempo questo ufficio e i suoi dipendenti sono trascurati e quasi isolati con postazioni dotate di sistemi informatici oramai obsoleti, con personale ridotto e sovraccaricato di lavoro a dovere fare i conti con le nuove disposizioni in tema di tasse comunali (come per esempio la IUC che racchiude IMU, TASI e TARI) che richiederebbero archivi aggiornati dove i controlli incrociati, indispensabili per stanare gli evasori, dovrebbero essere gestiti con programmi moderni e con sistemi informatici veloci.

Pur dovendo fare i conti con un sistema in affanno,  il personale, anche se a ranghi ridotti, ha sempre cercato di dare risposte alle utenze confidando più sulla propria buona volontà che non sulle risorse che potrebbe offrire la tecnologia.

Per tutta risposta l’amministrazione non riesce a sbloccare il pagamento delle spettanze arretrate, generando la reazione fin qui silenziosa del personale dell’ufficio tributi che gli ultimi due giovedì non è rientrato al lavoro nelle ore pomeridiane.

Non oso immaginare, a fronte delle migliaia di avvisi pagamenti già inviati, cosa accadrà nei prossimi giorni con sempre minori ore disponibili per far fronte alle legittime richieste di chiarimenti da parte dei cittadini.

Io personalmente fin dal marzo del 2015 mi sono occupata, con una interrogazione, del mancato riconoscimento delle spettanze arretrate ai dipendenti in vari settori del Comune: problema oramai incancrenito a cui l’Amministrazione non riesce a dare risposte.

Però ho fatto anche altro – non limitandomi a denunciare il problema – ma quasi giornalmente mi sono impegnata, dopo essermi documentata, a porre domande sulla base di dati oggettivi a tutti coloro che, mi illudevo, potessero darmi risposte.

Ho ottenuto pochi risultati concreti, venendo “rimbalzata” da un ufficio all’altro e diventando personalmente protagonista e testimone di una vero e proprio palleggiamento di responsabilità che, a fronte di un accordo – che vedeva il personale interessato disposto a rinunciare al 5% delle spettanze transando in cambio di un pagamento immediato – ha trovato  dirigenti, funzionari e amministratori di turno un contro l’altro armati e non disposti a trovare una soluzione che salvasse capra e cavoli ponendo ogni volta pregiudiziali che stento ancora oggi a capire.

Ancora una volta quindi prendo atto che si è persa una occasione per risolvere un problema senza strascichi giudiziari, dando il via ad una serie di azioni legali da parte dei dipendenti creditori che porteranno il Comune a dovere fare i conti con debiti fuori bilancio e sicuramente con un aggravio di spese (per interessi e parcelle dei propri legali e di quelli delle controparti).

Di chi sono le colpe reali? Ognuno le addebita agli altri.

E per fare chiarezza sto meditando una denuncia alla Corte dei conti, forse ultima spiaggia per fare emergere le reali responsabilità e verificare se c’è chi si limita nell’ambito del proprio incarico a portare avanti solo i “compitini facili facili”.

 Oriana C. Mannella

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