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Caltanissetta, “Don Felice Dierna, cristiano del nostro tempo”: grande interesse ha riscosso l’incontro del 20 maggio

Redazione

Caltanissetta, “Don Felice Dierna, cristiano del nostro tempo”: grande interesse ha riscosso l’incontro del 20 maggio

Sab, 21/05/2016 - 17:56

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CALTANISSETTA – Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 20 maggio un incontro di studio dal tema L’opera culturale e spirituale di don Felice Dierna. All’evento, promosso dall’Associazione culturale “Alcide De Gasperi” e dal gruppo nisseno della FUCI “Mons. Cataldo Naro”, sono intervenuti: Felice Dierna, familiare di Don Dierna; Alberto Di Maria, Presidente gruppo FUCI di Caltanissetta; Paolo Baroni, Vicepresidente nazionale della FUCI; Sergio Mangiavillano, Dirigente Scolastico; Don Vincenzo Sorce, Fondatore dell’Associazione “Casa Famiglia Rosetta”; Rocco Gumina, Presidente dell’Associazione culturale “Alcide De Gasperi”.

Ricordare l’opera spirituale e culturale di don Dierna ha permesso la riflessione su alcuni temi attuali per la vita interna della Chiesa e per la sua relazione con il mondo. Infatti Don Dierna, in un contesto storico-ideologico di contrapposizione fra credenti e non e fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista, ha promosso una cultura della mediazione che trovava la fonte negli esiti del Concilio Vaticano II e del magistero di Paolo VI.

Per Sergio Mangiavillano, Don Dierna ha portato uno spirito progressista nel gruppo nisseno della FUCI. Questi aveva una predisposizione al dialogo e allo studio assiduo. Inoltre, Dierna non faceva politica ma riteneva che questa fosse un luogo teologico nel quale si potesse discutere per cercare vie condivise. A parere di Don Vincenzo Sorce, Don Dierna è stato un prete formatore di preti sulla scia della teologia paolina, di Rosmini e di Mazzolari.

Come è stato registrato dagli interventi dei relatori, Don Dierna avvertiva l’importanza della formazione culturale per l’esercizio di una fede pensata, critica e ragionata capace di elaborare sia una matura teologia del laicato sia ministri ordinati fedeli al proprio ministero.

Nel clima di una nuova cristianità liberata dalle influenze verso il potere politico, Don Dierna proponeva un legame fra il rinnovamento della civiltà e quello della comunità ecclesiale. Difatti, se dinanzi allo sviluppo della cultura civile non corrisponde un aggiornamento della Chiesa quest’ultima rischia di essere portatrice di una visione conservatrice del mondo passato.

Per gli organizzatori dell’incontro, la testimonianza di Don Dierna – ecclettica negli interessi culturali e in grado di esprimere i travagli profondi dell’uomo anche tramite la poesia – andrebbe conosciuta e proposta alle future generazioni di cristiani e di uomini in ricerca presenti nel nostro contesto ecclesiale e civile. Ciò potrà avvenire sia tramite operazioni di ricordo della figura che attualizzano il messaggio sia attraverso l’indagine scientifico-culturale sulla sua produzione teologica, filosofica e poetica la quale deve ancora essere avviata.