SUTERA – La statua di San Paolino e “li Santi Casci”, lo scorso martedì ,sono arrivate a destinazione nella Chiesa Sant’Agata, in pieno giorno sotto uno splendido e gradevole sole. Una processione iniziata poco dopo mezzogiorno, curata dalle tre confraternite ed accompagnata dalle autorità civili, militari, religiose e da devoti e pellegrini non residenti che annualmente fanno il “viaggio” fin sopra la montagna. Banda, moschetteria e campanone hanno fatto, martedì scorso, da cornice ad una festa secolare che affonda le sue radici nel lontano passato, quando per raggiungere il piccolo paese nisseno, provenienti dai paesi vicini ci si alzava all’alba, a piedi, in direzione verso la rocca di Sutera. Il tempo passa e i ricordi restano. Questa sera, dopo una permanenza di sette giorni esposti alla venerazione dei devoti, fra le varie liturgie, verso il tramonto, esattamente intorno alle 19,30, i Santi, assai cari ai suteresi e non solo, riprenderanno, subito dopo la consueta messa pomeridiana, la via del ritorno, attraverso le silenziose e anguste viuzze del centro storico, mancanti, portroppo, di quelle tante persone paesane che, per motivi diversi, vivono altrove la loro quotidianità. Sarà un passaggio di processione con San Paolino e “li Santi Casci”, dunque, in quelle stradine, spesso vuote, dove scorazzano, indisturbati, animali domestici. Per tanti, comunque, sarà un pellegrinaggio di fede per grazia ricevuta.
Sutera, il rientro di San Paolino al Santuario
Dom, 03/04/2016 - 16:48
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