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Caltanissetta. L’Antimafia “indaga” sul Consiglio comunale. Montagnino chiede audizione

Redazione

Caltanissetta. L’Antimafia “indaga” sul Consiglio comunale. Montagnino chiede audizione

Ven, 29/04/2016 - 08:27

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Leyla MontagninoCALTANISSETTA – Politica in subbuglio a Palazzo del Carmine, investita dalla notizia di una indagine conoscitiva della commissione regionale Antimafia che ha puntato l’attenzione su presunti rapporti tra consiglieri comunali con personaggi legati alla mafia e alla criminalità, ma anche su settori sui quali ruotano interessi come l’urbanistica, la gestione dei rifiuti e la trasparenza degli atti comunali.

Un vero e proprio terremoto, considerato che il presidente dell’Antimafia all’Ars Nello Musumeci mercoledì ha convocato il sindaco Giovanni Ruvolo, il segretario generale Rita Lanzalaco e il capo dell’ufficio tecnico Giuseppe Tomasella. Verbali secretati e bocche cucite. Nulla trapela di più su quanto riferito ai microfoni della commissione, ma soltanto molto chiacchiericcio sugli scenari futuri che questa indagine può aprire al Comune di Caltanissetta, già travolto dalla recente operazione “Perla nera”.

Nello Musumeci presiede la commissione Antimafia in Sicilia

Nello Musumeci presiede la commissione Antimafia in Sicilia

La notizia ha colto di sorpresa la presidente del Consiglio comunale, Leyla Montagnino, che ha detto di essere all’oscuro di tutto e già stamattina è stata convocata dal presidente della commissione consiliare Trasparenza, Salvatore Petrantoni, per avere chiarimenti in merito. Montagnino, alla luce di quanto filtrato sull’attenzione dell’Antimafia alle “relazioni sospette” di alcuni consiglieri, ha scritto proprio a Musumeci chiedendo di essere sentita il prima possibile.

“Da ciò che riportano i giornali, su questa indagine sembrerebbe coinvolto il Consiglio comunale. Ci sono state delle segnalazioni alla Commissione antimafia, quindi il presidente Musumeci ha ritenuto di avviare indagine su fatti che ancora non si conoscono bene – ha chiarito la Montagnino -. Siccome c’è l’ipotesi di un legame di qualche consigliere comunale ad associazioni mafiose o criminali, io che non sono stata sentita, ho ritenuto stamattina di dover fare una nota al presidente della Commissione Antimafia per essere ascoltata e capire cosa sta succedendo”.

Leyla Montagnino ha inoltre chiarito di non aver ricevuto nessuna richiesta ufficiale di atti, poiché “io non ero a conoscenza della vicenda. So che è stata chiesta una documentazione al segretario generale dell’ente. Quindi, il segretario generale in qualità di notaio dell’ente ha ritenuto di dover raccogliere all’ufficio di presidenza una serie di documentazioni da produrre alla commissione, ma nel dettaglio non so dire cosa sia stato prodotto – aggiunge Leyla Montagnino -. Stamattina il presidente della commissione Trasparenza, Toti Petrantoni, mi ha contattato per avere notizie in merito. Io purtroppo non ero a conoscenza di situazioni che coinvolgessero ufficialmente il consiglio comunale, quindi ho riferito ciò che sarebbe stata la mia posizione, ovvero che avrei inviato immediatamente una nota per dare la mia disponibilità ad essere ascoltata da parte dell’Antimafia. I consiglieri hanno condiviso la mia posizione. So che la commissione Trasparenza vorrà sentire ufficialmente anche il sindaco e il segretario generale quindi vedremo ciò che avverrà nei prossimi giorni”. Malgrado tutto, la presidente del civico consesso ha detto senza se e senza ma di sentirsi garante del Consiglio che rappresenta: “Faccio il mio meglio e offro il massimo per dare tutela al Consiglio. Certo, su queste vicende è chiaro che vado oltre la mia funzione di tutela però ritengo di fare di tutto per garantire il massimo della serenità di lavoro per i consiglieri”.

“Se da domani controllerò di più? Il controllo è sempre avvenuto – ha concluso la Montagnino -. Io penso che non ci sia bisogno di un ulteriore controllo alla luce di quello che è successo. Io penso che i consiglieri sappiano ciò che devono fare, sono sempre convinta che hanno operato sempre nella legalità e nell’interesse esclusivo della città. Di questo ne sono assolutamente convinta”.

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