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Caltanissetta, la fiaba di Stefano Bollani e Valentina Cenni alla ricerca di un dialogo nella musica: giovedì 28 aprile

Redazione

Caltanissetta, la fiaba di Stefano Bollani e Valentina Cenni alla ricerca di un dialogo nella musica: giovedì 28 aprile

Mer, 27/04/2016 - 10:44

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IMG_9940@MargheritaCenniCALTANISSETTA – «Musica e drammaturgia insieme per provare ad esplorare i territori della creatività». Così Stefano Bollani, l’estroso pianista jazz che vive la musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, spiega “La regina Dada”, la sua ultima creazione “partorita” insieme all’attuale compagna, l’attrice e danzatrice Valentina Cenni

Giovedì 28 aprile alle ore 20.30 il cartellone firmato da Moni Ovadia e organizzata dall’Amministrazione comunale grazie al supporto di Crodino, ospita, eccezionalmente sul palcoscenico del Teatro Rosso di San Secondo (ex Teatro Bauffremont) di Caltanissetta –spettacolo fuori abbonamento della stagione del Teatro Regina Margherita – la seconda delle uniche due date siciliane di “La regina Dada” (l’altra è prevista il giorno precedente al Teatro Garibaldi di Enna)

In scena l’estroso Stefano Bollani, che oltre a pianista e autore delle musiche, qui è anche autore teatrale e attore.

“La regina Dada” è uno spettacolo in cui la drammaturgia si fonde con la musica per provare a esplorare i territori della creatività, sfuggendo al senso comune e alle rigide convenzioni umane, al di fuori della spirale del tempo. «È la storia di due persone che tentano di trovare un modo di comunicare – spiega Bollani – e lo fanno attraverso al musica. Vorrebbero fare a meno delle parole»

Insieme sul palco Stefano Bollani (nei panni di un maestro di musica) e Valentina Ceni (la re-gina Dada) racconteranno l’inedito percorso di una regina di fiaba.

La regina Dada abdica e fugge nella notte e si rifugia dal suo maestro di musica, per cercare la verità oltre il ruolo impostole in una vita predeterminata. Rinunciando alle parole tenta di capire qual è il vero potere dell’essere umano, finalmente libero dalla manipolazione di un destino già scritto. Simbolo del rifiuto di ogni definizione che possa ingabbiare e limitare lo spirito creativo, mette in dubbio la certezza di tutte le convenzioni, indicando nella rinuncia al suo ruolo l’unica strada auten-tica per trovare se stessa.

Sin da quando sono nato, penso alla morte.

Poi cresco e continuo a temerla.

Ne parlo continuamente, passo il tempo ad averne paura e a cercare di evitarla.

Ci penso così tanto, alla morte, ma così tanto che alla fine mi convinco davvero che devo morire… e finisce che muoio.

Una liberazione.

Ora, un popolo fatto di gente così rischia l’estinzione… sopravviviamo grazie agli eretici, gente che la pensa diversamente. Raramente gli eretici hanno visto delle regine schierate con loro. Ancor più raramente, si sono viste regine d’impronta dadaista.

In un solo caso, poi, si è avuta una regina insieme eretica e dadaista. E che ha come compagno di viaggio uno che usa la musica come un bruco userebbe un fungo per ripararsi dalla pioggia.

Lavarsi i denti è comunque un buon inizio di giornata. Su questo son d’accordo tutti, maggioranze e minoranze. Quindi la regina Dada si lava i denti.

E questo getta un’ombra sulla sua coerenza.

VALENTINA CENNI

Nata a Riccione nel 1982, ha studiato danza classica/contemporanea per 18 anni, conseguendo varie borse di studio e il diploma della Royal Academy of Dancing di Londra. Nel 2007 viene scelta per I racconti di Canterbury di Stefan Gabor, una produzione di teatro musicale in ungherese al Teatro Nazionale di Budapest. Nello stesso anno si diploma all’ Accademia nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Frequenta laboratori con vari registi tra cui Carmelo Rifici, Luca Ronconi, Massimiliano Civica, MK, Massimiliano Farau. Prende parte a progetti molto diversi tra loro. Fra gli altri: Il compleanno di Pinter per la regia di Fausto Paravidino; Prenditi cura di me e Nessun luogo è lontano di Giampiero Rappa; Antigone di Sofocle per la regia di Cristina Pezzoli al Teatro Greco di Siracusa.

Canta e balla in Aggiungi un posto a tavola, prodotto dal Teatro Sistina, nel ruolo da protagonista accanto a Gianluca Guidi (con il quale ha fatto anche radio, nel programma di Radiouno Gianvarietà). E’ Rossana nel Cyrano di Bergerac di e con Alessandro Preziosi e Desdemona nell’Otello di e con Luigi Lo Cascio. E’ autrice, regista e interprete, insieme a Stefano Bollani, de La regina dada, in tour nei teatri italiani da marzo 2016. Per Rai3 è protagonista di Babele di Letizia Russo, nato all’ interno del progetto di teatro in televisione Atto unico e prende parte alla serie tv Non uccidere per la regia di Giuseppe Gagliardi. Al cinema, interpreta il ruolo di Micol nel film di Sergio Castellitto Nessuno si salva da solo.

Da una decina d’ anni inventa e porta in scena spettacoli di danza col fuoco. Di recente insieme al violoncellista Enrico Melozzi forma il duo I fuochi di Bach. Porta avanti parallelamente una attività di fotografa realizzando copertine di libri (Mondadori) e dischi (ECM, Universal). Ha inoltre ideato e realizzato il videoclip del brano Arrivano gli alieni di Stefano Bollani.

STEFANO BOLLANI

Musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, da solo o con i compari più diversi. Bollani sale sul palco per imparare ogni sera qualcosa e “perché è più conveniente che pagare uno psicanalista”. Cerca stimoli ovunque, in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda. Con lo stesso animo si insinua all’ interno di orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris facendosi prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding. Insieme al bassista Jesper Bodilsen e al batterista Morten Lund, da 12 anni, cerca il modo di far vivere al pubblico lo stesso divertimento che provano loro ogni qual volta le voci dei loro strumenti si uniscono. Celebra la forma-canzone fianco a fianco con Caetano Veloso e Hector Zazou ma anche insieme a noti conterranei quali Irene Grandi, Fabio Concato, Elio e le storie tese. Quando non suona, scrive libri o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a Valentina Cenni, che oltre a essere una meravigliosa attrice è la donna che vive al suo fianco.

In radio, complice quel geniaccio di David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3. In tv, dopo l’esperienza alla corte di Renzo Arbore, si è lanciato per Rai3 in jam-session di parola e musica in due stagioni del suo Sostiene Bollani. Tutto sempre per comunicare gioia. Joy in spite of everything, come recita il titolo di un suo recente lavoro per ECM, prendendo in prestito una frase del grande Tom Robbins

LA REGINA DADA
di e con Stefano Bollani e Valentina Cenni
musiche Stefano Bollani
light design Luigi Biondi
costumi Sandra Cardini
scenografie Studio Anonimo di Max Sturiale
aiuto regia Olivia Manescalchi
regia del suono Marco D’Eramo
direttore di scena Paolo Baldini
elettricista Paolo Meglio
assistente costumista Stefano Ciammitti
Produzione Stefano Bollani – Pierfrancesco Pisani – ErreTiTeatro30
in collaborazione con Infinito srl

INFORMAZIONI

Spettacolo fuori abbonamento

TEATRO ROSSO DI SAN SECONDO (ex Teatro Bauffremont) via Salita Matteotti, 10

Inizio spettacolo ore 20.30,

Ingresso: da 25 a 15 euro;  Ridotto studenti fino a 20 anni: 10 euro (max 100 posti)

Informazioni e biglietteria: tel. 340 9790959