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Audizione alla commissione antimafia. Il sindaco Ruvolo su Facebook: “Ho raccontato della natura partecipativa della nostra Amministrazione”

Redazione

Audizione alla commissione antimafia. Il sindaco Ruvolo su Facebook: “Ho raccontato della natura partecipativa della nostra Amministrazione”

Gio, 28/04/2016 - 11:03

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fbCALTANISSETTA – Il sindaco Giovanni Ruvolo, ieri sera (mercoledì 27 aprile) dopo essere tornato da Palermo, dove è stato ascoltato dalla Commissione regionale Antimafia, nell’ambito di una indagine avviata dopo alcune segnalazioni relative a presunte condotte illecite da parte di alcuni soggetti, ha affidato ad un post su facebook, suo abituale mezzo di comunicazioni, la sua riflessione.

“Oggi all’ ARS ho incontrato la Commissione antimafia presieduta dall’on. Nello Musumeci. E’ stata consegnata una corposa documentazione richiesta dalla Commissione ed ho ribadito la totale collaborazione essendo questa Amministrazione impegnata a tutelare il Bene Comune contro l’azione della criminalità organizzata ed ogni forma di corruzione che invece persegue interessi particolari e mortifica le potenzialità del nostro territorio. Ho raccontato della natura partecipativa della nostra Amministrazione e tutte le azioni in campo per efficientare la macchina burocratica e per realizzare procedure lineari e trasparenti. Ho espresso la consapevolezza dello straordinario lavoro che la magistratura ha fatto in questi anni per liberare il territorio dal controllo mafioso ma per vincere la guerra è necessario che la politica ed i cittadini siano impegnati in prima linea nel rispetto delle regole”.

Il primo cittadino, nel pomeriggio, per oltre tre ore,  con il segretario generale Rita Lanzalaco ed il capoufficio tecnico Giuseppe Tomasella aveva risposto alle domande del presidente Nello Musumeci e dei deputati-commissari. L’attenzione dell’Antimafia dell’Ars è puntata essenzialmente su due versanti: l’attività urbanistica, la gestione dei rifiuti e i doveri di trasparenza nell’ambito della burocrazia comunale e, dall’altro lato, le presunte contiguità o rapporti di alcuni consiglieri comunali con soggetti mafiosi o appartenenti ad organizzazioni criminali.

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