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Rassegna stampa. Miele come la Consoli: “Confusa e felice”

Redazione

Rassegna stampa. Miele come la Consoli: “Confusa e felice”

Gio, 11/02/2016 - 15:07

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image “Mi sento come la canzone di Carmen Consoli, ‘Confusa e Felice’” “Il fatto di esser siciliana è importante, anche se per realizzare qualcosa dobbiamo andare via da casa e nei miei brani quella sofferenza viene raccontata. Della mia terra porto la melodia, e nelle mie canzoni si sente.” Questa sera sarà la volta di una nuova proposta, Miele, che porterà sul palco dell’Ariston la canzone “Quando ti parlo”.

Come si vive Sanremo per la prima volta? “Devo ringraziare la giuria di Area Sanremo, che mi ha guidato dove sono ora. Ho sempre ragionato pensando alla musica e non mi aspettavo tutto questo. Certo le persone ti avvisano, ma alla fine di questa settimana si arriva sempre come a una sorpresa. E’ per me il periodo delle prime volte e come tali sono ingestibili. Mi sento come la canzone della mia artista preferita, Carmen Consoli, Confusa e Felice”.

La canzone parla di emancipazione e di libertà, ma a chi è rivolta? “A mio padre, è una lettera diretta a lui. Nel brano descrivo la mia storia musicale e del mio trasferimento dalla Sicilia a Milano, per tovare la mia identità artistica. Quando ho cambiato città avevo 22 anni e c’è stata una importante cresita personale, da ragazza a donna. Mio padre ne è sempre stato spaventato e ho deciso di scrivergli quello che non riuscivo a dirgli a voce.

Questa sera Miele si scontrerà con Francesco Gabbani, come la vive? “Ho pensato tanto, in questi giorni e ho avuto paura. Poi ho rivisto tutto come se stessi vivendo una festa, con l’occasione di portare una parte della mia storia sul palco. Sarà me stessa, dentro e fuori. Ho lottato con truccatori e stilisti, sono così e voglio sentirmi cos’ come sono. Francesco mi piace tanto, è difficile fare un paragone quando ognuno porta una storia differente “

Hai una particolare passione per Janis Joplin, da dove nasce? “Credo sia importante l’aspetto visivo di un cantante, dal punto di vista del corpo intendo. Janis Joplin ha un modo unico di stare sul palco, come se la musica di impossessasse di lei. A me succede a stessa cosa”.

Quanto conta nella tua arte e nelle tue canzoni essere siciliana? “Il fatto di esser siciliana è importante, anche se per realizzare qualcosa dobbiamo andare via da casa e nei miei brani quella sofferenza viene raccontata. Della mia terra porto la melodia, e nelle mie canzoni si sente.”

Stefania Orengo e Simona Della Croce – Sanremonews.it