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Alta Formazione Musicale: anche a Caltanissetta, sabato 13 febbraio una giornata di protesta e di proposta negli Istituti Superiori di Studi Musicali italiani

Redazione

Alta Formazione Musicale: anche a Caltanissetta, sabato 13 febbraio una giornata di protesta e di proposta negli Istituti Superiori di Studi Musicali italiani

Lun, 08/02/2016 - 17:59

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logoCALTANISSETTA – Il mondo della formazione accademica musicale “scende in campo” e fa fronte comune per chiedere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’Alta Formazione ArtisticoMusicale nel nostro Paese.

I 54 Conservatori di Musica statali e i 19 non statali hanno indetto per sabato 13 febbraio una “Giornata nazionale dell’alta formazione”, organizzando per quella giornata e, a seguire, per tutto il mese di febbraio concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato dell’AFAM (il sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, costituito da Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche).  La giornata di protesta e di proposta è stata decisa dall’assemblea congiunta dalle Conferenze nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali che nei giorni scorsi si è riunita a Roma nella sede del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Per l’occasione in tutti gli istituti musicali del territorio nazionale si terranno iniziative, concerti, performance e attività musicali. Per la prima volta insieme presidenti, direttori e studenti dei Conservatori statali e non statali italiani hanno votato all’unanimità una mozione per chiedere maggiore attenzione verso il sistema AFAM, per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema. Nel testo, licenziato dall’assemblea congiunta, viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni (la legge di riforma del settore del 1999 è ancora in itinere), e vengono richiesti in particolare, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, l’ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali, l’incremento delle risorse.

Il sistema AFAM musicale in sintesi: 77 istituti di alta formazione musicale: 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati), 4 istituti accreditati. Gran parte di essi con una lunga storia e tradizione alle spalle (siamo il paese nel quale i Conservatori sono nati, nel XVI secolo). 50.000 studenti, di cui il 10% stranieri (dato, quest’ultimo, più che doppio rispetto al corrispondente dato delle Università). Oltre 6.000 diplomati all’anno. 7.000 eventi complessivamente organizzati sul territorio (soprattutto concerti). 6.000 docenti, 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario.

 Riferimento normativo: Riforma AFAM, Legge 21 dicembre 1999, n. 508.

Dei fondamentali regolamenti attuativi previsti dall’art. 2, comma 7 (nove, anche raggruppati), ne sono stati emanati solo due (DPR 132/2003, DPR 212/2005). L’assemblea che ha riunito Presidenti, Direttori e Studenti ha votato una mozione unanime per chiedere la piena attuazione della riforma

MOZIONE VOTATA ALL’UNANIMITÀ DALL’ASSEMBLEA CONGIUNTA DELLE CONFERENZE

Le Conferenze Nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali, riunite congiuntamente a Roma nella sede del MIUR il 27 gennaio 2016, esprimono la più grande preoccupazione per la situazione del sistema dei Conservatori statali e non statali italiani e più in generale per la formazione musicale nel nostro Paese.

In particolare si lamenta il blocco, in atto ormai da anni, del processo di riforma del sistema avviato dalla Legge n. 508 del 1999 cui si accompagna una grave carenza di risorse pubbliche nonché una problematicità costante nella interlocuzione con il livello politico-istituzionale.

Le Conferenze denunciano il persistere di un’assenza di progettualità politica e culturale riguardo al sistema formativo musicale, che si colloca nel quadro di una costante sottovalutazione di fatto del valore della musica nel contesto culturale e sociale complessivo del Paese.

A distanza di sedici anni dalla promulgazione della Legge n. 508 mancano ancora fondamentali passaggi normativi, quali il decreto sul reclutamento del personale docente e la messa a ordinamento dei bienni, un dato cui si aggiunge l’effettiva inesistenza dell’organo consultivo di sistema (CNAM), scaduto da tre anni e non ancora rinnovato.

Le Conferenze ribadiscono con determinazione la necessità di essere riconosciute e considerate come dai decreti ministeriali istitutivi: “quali organismi stabili di interlocuzione tra l’amministrazione e i conservatori”, statali e non statali.

Le Conferenze esprimono inoltre ferma contrarietà all’annuncio di norme che favorirebbero le istituzioni private a discapito delle istituzioni pubbliche.

Le Conferenze chiedono dunque, non oltre il mese di febbraio 2016, immediate risposte alle istanze poste e azioni concrete, da realizzarsi in tempo utile per garantire l’efficacia delle procedure per l’avvio del prossimo anno accademico.

In ragione di questo decidono di proseguire nella propria azione congiunta per incalzare l’attuazione della riforma, con significativi incrementi delle risorse a disposizione del sistema. Ciò anche  al fine di provvedere entro il 2016 alla statalizzazione dei Conservatori non statali, che stanno vivendo una condizione di gravissima crisi e rischiano la chiusura delle attività formative.

Per segnalare all’opinione pubblica la difficilissima situazione che sta vivendo il settore dell’alta formazione musicale le Conferenze nazionali riunite indicono una giornata di protesta e di proposta per il 13 febbraio 2016, con iniziative e attività musicali in ogni istituto su tutto il territorio nazionale.