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Ritardi per il raddoppio della S.S. 640. Andrea Milazzo: “Una gabbia di cristallo per i Cittadini nisseni”

Redazione

Ritardi per il raddoppio della S.S. 640. Andrea Milazzo: “Una gabbia di cristallo per i Cittadini nisseni”

Gio, 21/01/2016 - 02:31

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imageCALTANISSETTA – La notizia dell’ennesima “notifica” all’Amministrazione Nissena, del ritardo nell’apertura della bretella autostradale al prossimo marzo da parte di A.N.A.S e General Contractor, a cui si aggiunge una rinnovata alea di incertezza sulla realizzazione delle opere compensative, materializza l’immagine di una gabbia di cristallo circondata da un ambiente attraente ed illuminato. I malcapitati volatili in gabbia sono purtroppo i Cittadini nisseni ed i loro Rappresentanti. Attratti dalla bellezza e dalla luce del circostante, provano a spiccare il volo, ferendosi inevitabilmente nell’inesorabile contatto con le dure pareti invisibili della gabbia di cristallo. L’infrastruttura del raddoppio, che ritengo ancora oggi indispensabile, non va considerata un misericordioso regalo che lo Stato ha voluto concedere a noi contribuenti più “poveri”, a fronte del quale dovremmo predefinirci nella posizione di chi, per gratitudine, deve accollarsi silente qualunque angheria. Al contrario, in considerazione di decenni di attesa, è cresciuta l’aspettativa che tutto si completi nei tempi che la normalità prescrive, nei modi che arrechino il minor impatto possibile, all’ambiente, alle attività economiche, alla qualità della vita dei Cittadini. Proprio per questo, nella passata amministrazione, in osservanza dell’art. 1 dello Statuto Comunale, declaratorio della rappresentanza del Comune nella cura degli interessi della Cittadinanza nissena, e dell’art. 5 dello Stesso, che predefinisce gli obbiettivi del miglioramento della qualità della vita, della tutela del diritto alla salute, della promozione dell’organico ed equilibrato assetto del territorio e della promozione dello sviluppo economico attraverso la salvaguardia del patrimonio storico ed ambientale, emanammo il 28.2.2012 la direttiva 12480-2012 che istituiva una struttura interna all’Assessorato Comunale alla Pianificazione Territoriale e Strategica. Detto Ufficio ha espletato attività di sorveglianza tecnica su tutti gli aspetti della realizzazione del raddoppio della S.S. 640, che inferivano nella vita della Comunità nissena, con l’obiettivo di salvaguardare i diritti tutelati dallo Statuto, mobilità compresa, dei quali il Sindaco è predefinito, senza ulteriori formalità, quale massimo rappresentante. Le attività della Struttura, contraddistinte da elevato rigore tecnico e da altrettanto scarso clamore mediatico, riuscirono, al termine di un lungo e civile contraddittorio con A.N.A.S. e General Contractor, testimoniato da corposa corrispondenza, a restituire dignità ed efficienza ad una piattaforma rivendicativa delle opere compensative, stabilita dal Consiglio Comunale nel 2008, ma che, in sede di decretazione da parte del CIPE, che nel 2009 approvò e finanziò l’opera, furono derubricate a semplici raccomandazioni prive di copertura finanziaria, vanificandone qualsiasi effetto esecutivo. L’inflessibile condotta dell’Amministrazione e della Struttura Tecnica, che apportarono a quelle previsioni i necessari correttivi, sostenute, nell’ultimo periodo, dal Consiglio Comunale della scorsa legislatura ed alla Deputazione Nazionale e Regionale, portò A.N.A.S. a riconsiderare il diritto del Comune di Caltanissetta ad essere ristorato per i danni e disagi patiti, conducendo alla sottoscrizione di un accordo nel marzo 2014 in cui A.N.A.S. e Contraente Generale si impegnavano entro il giugno del 2014 a redigere i progetti del collegamento tra Via Romita e Via Rochester, dello svincolo su Via Pietro Leone per la Cittadella Giudiziaria e dello svincolo S.S. 122 , Stazione di Caltanissetta Xirbi, Chiesa di Santo Spirito. In considerazione delle ripetute imprecisioni diffuse, concausa dei limitati risultati delle trattative condotte dalla attuale Amministrazione, colgo l’occasione per chiarire che il Giardino della Legalità di San Luca non è un’opera compensativa, bensì il corrispettivo di una servitù di elettrodotto concessa al Contraente Generale, e che le realizzazioni delle opera di cappatura della discarica di Contrada Stretto ed del Parco Balate, rientrano nel piano di riutilizzo delle terre e sono subordinate alla concessione al Contraente Generale del diritto di recapito di terre da scavo nei predetti siti. All’epoca le variazioni della viabilità nel territorio comunale venivano preventivamente concordate ed autorizzate dal Comune a seguito della presentazione di progetti da parte del Contraente Generale. In tale ambito la chiusura della bretella della S.S.640 per agevolare ed economizzare l’esecuzione dei lavori sarebbe stata improponibile. A fronte dei fatti a cui assistiamo, l’attuale Amministrazione Comunale, beneficiando della disponibilità e sensibilità nei confronti della Cittadinanza dimostrata da S.E. il Prefetto, per la questione che ci occupa, sembra che abbia voluto spostare abitualmente, presso l’Ufficio Territoriale del Governo, la sede delle decisioni per la tutela degli interessi della Cittadinanza Nissena, dallo Statuto Comunale invece predefinita in Palazzo del Carmine, luogo dove le aspettative della nostra collettività per una città infrastrutturata e moderna sono di contro, a seguito degli ultimi eventi, letteralmente colate a picco, fino a ritenere addirittura soddisfacente l’obiettivo, ancora dubbio, del ripristino della normale accessibilità al Capoluogo entro la primavera. Troppo poco. In osservanza dello Statuto, provveda l’Amministrazione, attraverso i propri Uffici, a quantificare i danni per la Collettività che è chiamata a rappresentare. Non su ipotesi evanescenti, ma sulla scorta di dati affidabili ed oggettivi, si sieda al tavolo di concertazione, ricercando, con autorevolezza, le dovute risposte per i Cittadini che soffrono quotidianamente il disagio e le perdite economiche. Se le risposte, come sembra fino ad oggi, non solo non arrivano, ma al contrario si attua da controparte la pratica del “gioco dell’oca”, rimettendo in discussione anche il diritto acquisito, incarichi l’Amministrazione i propri Uffici legali per effettuare le opportune valutazioni ed intraprendere le azioni necessarie,. prima che il tempo cancelli la memoria, prescriva i diritti, e faccia definitivamente spirare quella che per Caltanissetta è una grande occasione, forse unica di ristabilire il proprio ruolo di centralità territoriale.
Andrea Milazzo

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