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Migranti: circhi e burocrati Sicilia favoreggiatori, 14 arresti

Redazione

Migranti: circhi e burocrati Sicilia favoreggiatori, 14 arresti

Mar, 01/12/2015 - 11:02

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bLITZ POLIZIAPALERMO  – Altri quattordici arresti nell’ambito dell’operazione della Polizia di Stato che lo scorso 10 novembre ha travolto il mondo dei circhi, con il fermo di 41 pesone responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, con l’aggravante della transnazionalita’, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nel territorio nazionale di cittadini provenienti, prevalentemente dall’India, dal Pakistan e dal Bangladesh. Tra i colletti bianchi, destinatari di provvedimenti restrittivi, oltre ad alcuni consulenti del lavoro e titolari di strutture ricettive, risulta una impiegata dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Nel precendente blitz erano stati due gli impiegati dello stesso ufficio tratti in arresto, contestando i reati di corruzione di pubblici ufficiali, falso materiale ed ideologico. I provvedimenti oggi sono scattati anche nelle province di Trapani, Agrigento, Salerno, Foggia, Lecce, Roma, Pesaro, Milano, Varese e Latina. La polizia ha accertato come l’organizzazione si giovasse di altre complicita’ che, a vario titolo, avrebbero rappresentato tasselli essenziali del sistema criminali scoperti dalla Squadra mobile di Palermo diretta da Rodolfo Ruperti. Questo nuovo filone d’indagine ha confermato che l’organizzazione, per lucrare profitti sul business dell’immigrazione clandestina, rendeva “legale” quest’ultima, attraverso continue interconnessioni tra mondo delle professioni e del pubblico impiego.

Le misure sono a carico di dieci italiani e quattro stranieri: a tre, gia’ sottoposti a fermo lo scorso 10 novembre, e’ stato notificato, stamattina, il provvedimento che ne dispone la custodia cautelare in carcere; mentre per gli altri undici sono stati eseguiti i domiciliari. Il sistema corruttivo, come gia’ accertato nel precedente filone investigativo, si basava su continui scambi tra pubblico e privato, avendo come fulcro, un ufficio pubblico all’interno dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro. Qui, oltre Vito Gambino, gia’ destinatario con alcuni familiari, di un provvedimento restrittivo, sarebbe emersa la responsabilita’ di un’altra dipendente pubblica, Anna Maria Cristina Mantione, accusata di favoreggiamento reale, che collaborava il Gambino cui forniva una carta prepagata Postpay, formalmente intestata alla figlia. La carta avrebbe rappresentato un piu’ sicuro canale di approvvigionamento del denaro illecito, pagato a Gambino. Tra i destinatari dei provvedimenti, anche due commercialisti, Salvatore D’Antona e Gaetano Pappalardo, consulenti, rispettivamente a Trapani e Salerno, di numerosi circhi. Coinvolto anche Giuseppe Bivona, titolare di una struttura ricettiva di Agrigento, che avrebbe permesso ai titolari dei circhi di eleggere la sede legale presso la sua attivita’ commerciale. Inoltre, Guglielmo Allemano, stretto collaboratore dei vertici dell’organizzazione, fungendo da mediatore tra Gambino e impresari circensi che avrebbero assunto, in alcuni casi, solo fittiziamente, i lavoratori stranieri. Sono destinatari di misure anche Mohammed Sajedul Islam, Mohammed Bilal, Prem Singh, gia’ sottoposti a fermo ed ora colpiti da provvedimento di custodia cautelare in carcere; Enis Franchetti, Alberto Vassallo, Yesenia Mantarro, Marco Contino, Davide Canestrelli, Jagvinder Singh, invece, gia’ in precedenza indagati e ora sottoposti agli arresti domiciliari.