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Niscemi, “un giorno da poliziotto”: alunni dell 5° classi del plesso Bufalino in visita al commissariato

Redazione

Niscemi, “un giorno da poliziotto”: alunni dell 5° classi del plesso Bufalino in visita al commissariato

Gio, 08/10/2015 - 18:18

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NISCEMI – Fortemente voluta dal Questore della provincia di Caltanissetta, Bruno Megale, hanno avuto inizio anche per quest’anno scolastico le attività di educazione alla legalità , condotte dai poliziotti del locale Commissariato di P.S. di Niscemi – diretti dal Vice Questore Aggiunto  Gabriele Presti – nell’ambito del progetto “Percorsi di Crescita nella Legalità” promosso anche per quest’anno dall’Associazione Culturale per la tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza “Aquilone”.

In particolare, gli alunni delle classi 5, sezioni A-B-C del plesso  Bufalino – 3° Circolo Didattico – Dirigente Scolastico Prof. Rosario Alesc – nella giornata oderna, di buon mattino hanno visitato i locali del Commissariato di P.S. di Niscemi, accompagnati dalle loro insegnanti, Incarbone Mariella, Mazzola Giuseppa, Beatice Galesi, Meli Maria Concetta, Lo Bello Grazia, Flora Rizzo.

Ad attendere i 76 studenti, il dott. Gabriele Presti, l’Assistente Capo Muscia Giuseppe ed i poliziotti delle varie articolazioni del Commissariato, nonché l’Ispettore Capo Lauria, insieme ai suoi uomini, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, Catania, al momento in servizio nella città della SS Madonna del Bosco.

 I ragazzi accompagnati anche dalle volontarie dell’associazione Danila Allia, Salvatrice Cipolla, Margherita Reale, Cannia Salvatrice, Marisa Di Corrado e Maria Franca Meli, si sono entusiasmati  visitando la sala radio e il parco macchine dove hanno avuto la possibilità di simulare un intervento di pattuglia.

In particolare, i ragazzi hanno potuto visitare i vari Uffici, i veicoli e le autovetture in dotazione della Polizia di Stato. A loro sono state mostrate dall’Assistente Capo Muscia e dagli operatori volante, le nuove Alfa Romeo 159 e le Bravo utilizzate dagli equipaggi in servizio di controllo del territorio, dalle volanti, nonché tutti gli strumenti di cui sono dotati i poliziotti nell’espletamento dei loro compiti operativi, come quelli utilizzati nelle manifestazioni, mostrati dall’Assistente Capo Rucco.

Inoltre hanno potuto sperimentare, nel piccolo piazzale del Commissariato, l’esperienza di un vero e proprio controllo su strada, simulato dai poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, Catania, con l’impiego delle autovetture Subaru Forester.

Successivamente hanno avuto modo di vedere la Sala operativa, e gli apparati radio, nonché i vari sistemi di videosorveglianza urbana lì collocati, che permettono la “gestione” della sicurezza del territorio.

Dopodiché, hanno visitato i locali della Polizia Scientifica, dove, accompagnati dagli Assistenti Capo Chiafele Andrea e Passaro Carmelo, hanno avuto modo di vedere le attrezzature utilizzate nella scena del crimine, ed anche degli strumenti di acquisizione delle impronte, dove è stato loro spiegato l’unicità, per ogni individuo, delle impronte papillari, spesso strumento di individuazione degli autori dei reati.

 La visita è poi proseguita negli Uffici deputati alla ricezione del Pubblico, come l’Ufficio denunce e Relazioni con il Pubblico, l’Ufficio Minori e l’Ufficio di Polizia amministrativa, in quel momento in piena attività, per rendere il loro diuturno servizio ai cittadini.

I ragazzi hanno avuto modo di interagire con i poliziotti, ponendo loro domande e quesiti, sulla loro professione, ma anche su aspetti della loro vita familiare ed extra-lavorativa.

I poliziotti hanno sollecitato i ragazzi a “fare squadra” insieme a loro, nel contrasto ad ogni forma di illegalità, dando il loro prezioso contribuito, nell’ottica di una sicurezza sempre più partecipata da tutti i cittadini.

Questi momenti consentono ai ragazzi di vivere la LEGALITA’ come elaborazione e diffusione della cultura dei valori civili nel quotidiano. Infatti in tantissimi riaccompagnati dalle volontarie dell’Aquilone  nel plesso di appartenenza hanno espresso il desiderio di bissare questa giornata e di indossare da grandi la “Divisa”, come quella della Polizia di Stato.

Il complesso di tante attività radicate saldamente nelle coscienze e nella cultura dei ns giovani, dove le regole si vivono con consapevolezza e partecipazione, danno gli “strumenti” per arginare  se non debellare l’incalzare del fenomeno criminale.

 

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