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L’accessione partecipata secondo Ruvolo, l’aviatore che vola alto su Rochester

Redazione

L’accessione partecipata secondo Ruvolo, l’aviatore che vola alto su Rochester

Gio, 08/10/2015 - 23:40

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imageCALTANISSETTA – Fin dal principio il nostro sindaco ci è apparso eclettico e di insolita versatilità nei campi del sapere.
Amministratore navigato, nonostante la brevissima esperienza, sociologo, biologo, politologo, ma mai avremmo immaginato di avere eletto un eccellente giurista.
Pare che il sig. Sindaco lavori da tempo, a stretto, strettissimo contatto, con un team di legali di fama internazionale, (tutti a titolo gratuito naturalmente), ad una modifica in senso estensivo dell’art. 934 del codice civile.
Per quanti non hanno dimestichezza di diritto, la predetta norma stabilisce che il proprietario di un terreno, acquista, a titolo originario, qualunque piantagione, costruzione od opera insistente sopra o sotto il medesimo suolo.
Sembra che il nostro Sindaco, addirittura stregato da questo illuminato principio giuridico, abbia deciso di applicarlo alla città di Caltanissetta ed al suo governo.
In virtù della riformulazione della norma, qualsiasi cosa accade a Caltanissetta che in qualche modo può regalargli visibilità politica, indipendentemente da chi l’abbia realizzata, diventa esclusivamente opera e merito suo, per il solo fatto di essere il governatore (concetto da lui e il suo team assimilato al termine di proprietario) della città.
Il laboratorio di sperimentazione e’ iniziato precocemente e mostra risultati insospettabili.
Riqualificazione del centro storico, visita del presidente della Repubblica, convegni di rilievo con presenze di eurodeputati, piazza colori; sembra addirittura che stia pensando di cambiare il nome della città in “ruvolandia”.

Per chi conosce “il piccolo diavolo” di Benigni, somiglia al viaggiatore che sosteneva, nell’ilarità generale, che tutto quanto fosse nello scompartimento fosse suo.
Tutto naturalmente e’ condito dalla partecipazione presunta di tanti illuminati cittadini ripuliti dal grigiore della polvere di tanti anni bui, talmente abbagliati dalla luce divina del nostro mantra da sublimare il loro concorso nelle vicende cittadine in un insensibile oblio. Nessuno ricorda di essere stato interpellato, ma anche stasera il nostro primo cittadino, sulla vicenda della collocazione dell’aereo dell’ing. Gabrielli nella rotatoria di via mattarella, operazione dove rigorosamente “non ha messo il dito nell’acqua calda”, pubblica su Facebook: “Altro obbiettivo raggiunto insieme ai nisseni attivi e partecipi….a fine mese l’inaugurazione”. Che dire? Speriamo solo che non gli venga in mente di usare l’aereo come la vara all’expo’ e di volarci a Rochester con tutta la fittissima delegazione nissena. La vara forse resisterà al viaggio nel Tirreno, l’aereo di Gabrielli, per quanto ben progettato, non resisterebbe alla traversata dell’Atlantico. Vivendo una innovativa quotidianità alla quale facciamo ancora fatica ad abituarci, non possiamo fare a meno di pensare che nessuna scena può comunque essere più allusiva della condizione cittadina delle ‘palle’ volate nella partita da tennis di domenica scorsa con l’illustrè primo cittadino sancataldese.

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