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La Giunta comunale ha deciso la costituzione di parte civile nella vicenda degli impiegati assenteisti.

Redazione 1

La Giunta comunale ha deciso la costituzione di parte civile nella vicenda degli impiegati assenteisti.

Dom, 30/08/2015 - 22:05

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palazzo del carmineLa giunta guidata dal sindaco Giovanni Ruvolo ha deciso di costituirsi parte civile contro i 44 impiegati dell’ufficio tecnico e vigili urbani che il prossimo 2 ottobre compariranno davanti al Gup Lirio Conti, chiamato a decidere se rinviarli a giudizio, come richiesto dalla Procura, o proscioglierli. L’udienza preliminare si svolgerà all’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta. Il Comune di Caltanissetta ha affidato l’incarico di costituzione di parte civile all’avv. Renata Accardi. Nell’ambito di questa vicenda, il Comune risulta persona giuridica offesa così come il ministero dell’Economia. Da qui la decisione di costituirsi parte civile. Le ipotesi di reato avanzante nei riguardi dei 44 impiegati dal Pm Santo Di Stefano sono quelle di truffa in danno della pubblica amministrazione guidata da falsa attestazione della presenza in servizio commessa da pubblico dipendente. L’inchiesta è partita nell’aprile del 2014 ed ha portato alla sospensione per i dipendenti rimasto coinvolti. E’ stato il Nucleo operativo Radiomobile ad accertare che da novembre 2012 ad aprile 2013, gli indagati si sarebbero allontanati dal posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino o lo avrebbero timbrato per conto di altri colleghi assenti. Alcuni indagati, nel corso di successivi interrogatori, hanno fornito documentazione a riscontro del loro allontanamento durante l’orario di servizio. Il Tribunale del Riesame ne ha reintegrati alcuni. Gli imputati sono difesi dagli avv. Angelo Tornabene, Giuseppe Dacquì, Davide Schillaci, Emanuela Lopiano, Giacomo Butera, Luigi Di Natale, Sergio Iacona, Calogero Buscarino, Vincenzo Vitello, Adriana Vella, Daniele Osnato, Massimiliano Bellini, Michele Micalizzi, Walter Tesauro, Maria Francesca Assennato, Giuseppe Panepinto e Maria Teresa Consaga.

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