Salute

Redazione

Lun, 31/08/2015 - 17:42

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Merkel renziL’Italia va aiutata dagli altri Paesi europei che devono accogliere “in modo equo” i rifugiati, altrimenti “e’ naturale che si dovra’ sollevare la questione di Schengen”. L’avvertimento e’ arrivato da Angela Merkel, durante una conferenza stampa a Berlino.

Il cancelliere tedesco ha spiegato che “c’e’ un ampio accordo sul fatto che l’onere dei migranti sull’Italia debba essere ridotto” e distribuito tra i Paesi europei. “Se l’Europa fallisse sulla questione dei rifugiati, se si rompesse il legame con i diritti civili universali”, ha avvertito Merkel, “non ci sarebbe piu’ l’Europa che abbiamo voluto”.

Da Calais, nel nord della Francia, dove sono accampati migliaia di migranti che sperano di raggiungere la Gran Bretagna, e’ intervenuto il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans: bisogna arrivare “rapidamente verso regole europee comuni sulle richieste di asilo”, ha affermato Timmermans, assicurando che l’Europa “non abbandonera’ mai chi ha bisogno di protezione”.

Timmermans ha annunciato che Bruxelles stanziera’ la cifra ulteriore di 5 milioni di euro per aiutare la Francia ad assistere migranti e rifugiati e ha esortato i Paesi Ue a mostrare “valori di solidarieta'” per affrontare una “crisi mondiale che richiede una risposta congiunta europea”. Un flusso migratorio che, secondo il vicepresidente della Commissione Ue, un continente con 500 milioni di abitanti e’ in grado di gestire.

Timmermans e’ intervenuto assieme al primo ministro francese, Manuel Valls. “Troppi Paesi si stanno rifiutando di fare la loro parte”, ha sottolineato Valls, una situazione “inaccettabile e contraria allo spirito europeo”. Per far fronte all’emergenza, i ministri della Giustizia e dell’Interno dell’Ue si riuniranno il prossimo 14 settembre a Bruxelles.

Intanto, migliaia di migranti continuano a oltrepassare il muro di ferro spinato eretto dall’Ungheria per arrivare in Austria, nascosti in camion e furgoni. Alla rotta balcanica si affianca quella africana: barconi, carichi di disperati, che continuano a salpare dalle coste libiche alla volta dell’Italia. Nell’ennesimo naufragio, davanti alle coste di Khoms, a est di Tripoli, in Libia, sono morte 37 persone.

Il clima e’ teso tra le cancellerie europee: l’Ungheria ha respinto le accuse della Francia sulla gestione dell’emergenza e ha annunciato la convocazione di un rappresentante diplomatico di Parigi. Il ministro francese, Laurent Fabius, ha definito “scandaloso” l’atteggiamento di alcuni Paesi dell’Est, riferendosi al muro di filo spinato tra Ungheria e Serbia.

Disperati continuano a tentare la traversata dalla Turchia alle isole greche: sono sbarcati al porto del Pireo ad Atene 2.500 rifugiati, trasferiti in traghetto, in un’operazione che da settimane cerca di alleggerire la situazione sulle isole.

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