CALTANISSETTA – Si è spento ieri intorno a mezzogiorno all’età di 79 anni Mario Zurli (nella foto), per tutti “l’uomo della miniera”. Una notizia che ha destato profonda commozione non solo a Caltanissetta, città nella quale risiedeva ormai da 60 anni (era nativo di Passignano sul Trasimeno in provincia di Perugia), ma anche in tutta la Provincia nissena e a livello regionale dove Mario Zurli era conosciuto ed apprezzato sia per la sua attività di funzionario nelle miniere, e poi per la sua proficua e prolifica attività di studioso e conoscitore tra i più insigni della civiltà mineraria siciliana e nissena. Non appena appresa la notizia, in tanti hanno voluto stringersi ai figli Laura, Federico e Teresita, manifestandogli la propria vicinanza per la scomparsa di colui che, a ragione, in tutti questi anni, è stato un simbolo della civiltà mineraria in ambito regionale e nisseno. La sua carriera di funzionario iniziò nel 1952 nelle miniere di zolfo Juncio Tumminelli sino al 1964. Fu poi a Gessolungo dal 1965 al 1967. Caposervizio alla Direzione Affari Generali del Personale dell’Ente minerario siciliano dal 1968 al 1970, nel 1971 è stato al Centro Operativo Tecnico Amministrativo di Giumentaro Capodarso e a Gibellini dal 1976 sino all’avvenuta chiusura di tutte le miniere. Nel contempo Mario Zurli s’è dedicato alla promozione della civiltà mineraria. Presidente regionale dell’associazione Amici della Miniera, ha composto numerose pubblicazioni, tra cui Luci e ombre di miniera”, “Racconti di miniera – storie vere di gente di zolfara”. Opere per le quali è stato spesso premiato con riconoscimenti che ne hanno esaltato il suo impegno socio culturale. Ha lavorato anche a diversi progetti come quello per la realizzazione del parco geo – minerario della Sicilia, per il cimitero dei carusi e per la bonifica della miniera di Trabonella. I funerali si terranno oggi 7 luglio alle 15,30 nella chiesa San Pio X.