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Acquaviva. Commemorato il carabiniere eroe della Seconda guerra mondiale Giuseppe Plado Mosca.

Redazione 1

Acquaviva. Commemorato il carabiniere eroe della Seconda guerra mondiale Giuseppe Plado Mosca.

Gio, 30/07/2015 - 15:52

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DSC_2039ACQUAVIVA. S’è svolta ad Acquaviva Platani la cerimonia di commemorazione per Giuseppe Plado Mosca, eroico carabiniere, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta e la locale Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco Salvatore Caruso, hanno dato vita ad una giornata in ricordo del Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, Medaglia d’Oro al Valor Militare, deceduto in Russia nel 1942 durante il secondo conflitto mondiale. Il Carabiniere Plado Mosca cadde durante la battaglia di Arbuzov che ebbe luogo il 22 Dicembre 1943, nel contesto della ritirata dell’Armir dalla Russia. Quella località, successivamente denominata “La Valle della Morte”, era una conca nella quale i superstiti della 52° Divisione di Fanteria “Torino”, circa seimila soldati della 298° Divisione di Fanteria Tedesca e i pochi resti delle Legioni “Tagliamento” e “Montebello” del Raggruppamento Camicie Nere, si trovarono isolati dal resto dell’ARMIR e accerchiati dal nemico. Il Sottotenente Attilio Boldoni, comandante della 66° sezione della “Torino”, ricorda: “Sin dal mattino del 22 dicembre, la situazione si fa tanto insostenibile che il comando della Torino, d’intesa con il comando tedesco, decide di tentare un ultimo disperato sforzo per allargare il cerchio, così da dare un po’ di respiro alla difesa. Dovrebbe essere un contrattacco generale delle truppe germaniche, irradiantesi nelle varie direzioni più redditizie, dal centro, dove saranno riunite, per l’accompagnamento dell’azione, le armi pesanti ancora utilizzabili (cannoni, mortai e mitragliatrici). ( … ) Arbusov è una località situata al centro di alture che erano dominate dai russi”. I Tedeschi infatti avevano occupato tutte le case, mentre i fanti Italiani dovettero resistere a diversi bombardamenti russi all’interno di buche poco profonde scavate nel ghiaccio. Il Comando diede il segnale dell’attacco e fu a quel punto che il valore dei militari italiani si rivelò nei numerosi atti di coraggio avvenuti quel giorno.”Tutt’a un tratto, alle nostre spalle” -racconta ancora il Sottotenente Boldoni- “vediamo avanzare a cavallo un giovane che va risolutamente verso il nemico, agitando una bandiera tricolore e incitando i compagni a un estremo e supremo sforzo, di vita o di morte”. L’audace cavaliere continuò la sua cavalcata, oltre le linee nemiche, che, a quel punto, ebbero uno sbandamento. Grazie a questo atto eroico le truppe italiane furono in grado di rompere definitivamente l’accerchiamento. Quel cavaliere era il Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, morto il 22 stesso a causa di una raffica di mitragliatrice che colpì anche il suo cavallo, il quale, ferito, tornò da solo alle trincee amiche. Per quel gesto eroico gli venne tributata la Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “ADDETTO AL COMANDO DI GRANDE UNITA’ IMPEGNATA IN DIFFICILE ED ASPRO COMBATTIMENTO, SI DISTINGUEVA PER COSCIENTE CORAGGIO. ACCERCHIATE LE TRUPPE DELLA DIVISIONE E SOTTOPOSTO A MICIDIALE FUOCO DI ARMI AUTOMATICHE E DI ARTIGLIERIA, CONFERMAVA IL SUO VALORE PARTECIPANDO REITERAMENTE A DISPERATI CONTRATTACCHI. BENCHE’ ESTENUATO DALLE PRIVAZIONI E DAL GELO, IN UN ULTIMO DISPERATO SPRAZZO DI ENERGIA, PER PRIMO SEGUIVA UN SOLDATO CHE, A CAVALLO E AGITANDO IL TRICOLORE, CARICAVA L’AVVERSARIO. TRASCINATI DAL LORO MAGNIFICO EROISMO, CENTINAIA DI UOMINI, BENCHE’ STREMATI DI FORZE, IN UN TRAVOLGENTE ASSALTO ALL’ARMA BIANCA, RIUSCIVANO A SPEZZARE IL CERCHIO DI FERRO E FUOCO CHE LI STRINGEVA. NEL RAGGIUNGERE LA POSIZIONE AVVERSARIA, CADEVA COLPITO DA UNA RAFFICA DI MITRAGLIATRICE, MA IL SUO COSCIENTE EROISMO CONSENTIVA ALLE STREMATE TRUPPE DELLA DIVISIONE DI APRIRSI UN VARCO .” VALLATA DI ARBUSOW (RUSSIA), 22 DICEMBRE 1942”. All’evento, articolato su diverse fasi, ha partecipato il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Caltanissetta, Colonnello Angelo De Quarto, il Signor Alaimo Rino, nipote dell’eroe, il deputato Regionale On. Gianluca Miccichè, una numerosa rappresentanza dei Sindaci dei paesi limitrofi e della popolazione locale. Nel pomeriggio, inizialmente, è stata scoperta una targa commemorativa in ricordo del Carabiniere Giuseppe Plado Mosca collocata sulla parete centrale del Palazzo Comunale, riportante la motivazione della Medaglia d’Oro concessa dall’allora Presidente della Repubblica Einuadi ai familiari del militare. A seguire, presso la Chiesa Madre di Acquaviva, è stata celebrata una Santa Messa in ricordo dell’eroe, presieduta dall’Arciprete Don Rosario Castiglione. Al termine della Santa Messa, presso l’oratorio della Chiesa Madre, si è svolto quindi un convegno sulla figura del Carabiniere – Eroe. I relatori: il Sindaco Caruso, il Colonnello De Quarto e il nipote dell’Eroe, signor Alaimo,  hanno ricordato ed evidenziato,sotto diversi punti di vista, lo spessore morale etico e patriottico che il giovane Carabiniere Giuseppe Plado Mosca ha dimostrato nelle lontane terre russe. Un servitore dello Patria che, durante la seconda guerra mondiale, lasciati i propri cari ad Acquaviva, ha assolto al proprio dovere di Italiano. Tra l’latro veniva ricordato come nel 1951, il padre dell’eroe, in una lettera indirizzata all’allora Presidente della Repubblica, riferiva di essere fiero “di aver donato alla Patria quanto di meglio aveva.” Al termine del convegno, presso la Piazza intitolata all’Eroe, è stata anche deposta una corona di alloro in ricordo di tutti i Caduti di tutte le guerre. Presente una folta rappresentanza di carabinieri in servizio, accompagnati dal Capitano Balestra, Comandante della Compagnia di Mussomeli, e dal Maggiore Restuccia del Comando Provinciale di Caltanissetta, e in congedo, appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri. La giornata si è conclusa in serata con un concerto della Fanfara del XII Battaglione CarabinieriSicilia, tenutosi nel centro storico di Acquaviva Pni, in una cornice di attenti ed entusiasti spettatori. Durante l’esibizione, oltre alle grandi opere dei più importanti compositori, è stata eseguita la “FEDELISSIMA”, marcia di ordinanza dell’Arma dei Carabinieri e l’Inno Nazionale cantato con enorme e sentita partecipazione da tutto il pubblico presente.