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Riflessioni sul 2 giugno. “Il tricolore e le regole mai cancellate”

Michele Spena

Riflessioni sul 2 giugno. “Il tricolore e le regole mai cancellate”

Mar, 02/06/2015 - 16:04

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image“Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con tutti i deboli e i diseredati”

Era il 9 luglio 1978 quando l’ex partigiano e padre della Repubblica Sandro Pertini pronunciava questa frase nel suo discorso di insediamento alla Presidenza della Repubblica italiana.
Ancora oggi, per quanti di noi ci credono, il tricolore è evocativo del senso di appartenenza ad un paese che ha la sua genesi nelle culture più avanzate, che hanno generato bellezze a loro volta contestualizzate nei paesaggi più struggenti del pianeta.
Un paese che, nella coscienza del proprio privilegio non si è mai sottratto a dispensare la propria impareggiabile generosità.
Questo è il paese che vive nelle case dei suoi abitanti, il paese che tra mille difficoltà, anche nella genuinità dei piccoli gesti quotidiani, onora le semplici ma nobili regole della democrazia e libertà offerteci con sacrificio da chi oggi non c’è più.
Regole non cancellate da quanti, anche nei palazzi, dimostrano di avere la vista corta ed il cuore di pietra.
Questo, secondo noi è il 2 giugno.
Buon 2 giugno a tutti.

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