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Presidenza provinciale di Confcommercio, arrivano le dimissioni di Giovanni Guarino: “Violentato dall’orgoglio siciliano”

Redazione

Presidenza provinciale di Confcommercio, arrivano le dimissioni di Giovanni Guarino: “Violentato dall’orgoglio siciliano”

Mar, 30/06/2015 - 13:31

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imageCALTANISSETTA – Il Presidente di Confcommercio della provincia di Caltanissetta, Giovanni Guarino, ha rassegnato alla Assemblea provinciale le sue irrevocabili dimissioni. Tale atto, conseguenza di una decisione assunta circa due anni fa per motivi personali, giunge in un momento di grande e profonda crisi del sistema economico nazionale e provinciale. Nel suo discorso di commiato, nel ricordare brevemente le numerosissime iniziative intraprese in questi anni, il Presidente ha ricordato la figura di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed alle difficoltà dallo stesso riscontrate nella pubblicazione del suo romanzo il GATTOPARDO. Scritto tra il 1954 ed il 1957, la pubblicazione del GATTOPARDO venne rifiutata dalle case editrici Mondadori ed Einaudi e se non fosse stato per Feltrinelli questo meraviglioso ritratto della società siciliana non sarebbe mai venuto alla luce.
Quanto avvenuto circa 60 anni fa e quanto narrato dal romanzo, e sempre attuale e può aiutarci a comprendere ancora la Sicilia di OGGI.
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”
In questa frase può essere sintetizzato un tratto essenziale e significativo del carattere dei siciliani che si manifesta in questi conseguenti comportamenti:
1) Un continuo adattamento ai nuovi invasori.
2) Continui mutamenti senza mai contenuti, tranne l’immutabile ed improduttivo orgoglio siciliano.
3) Un continuo ed incoerente adattamento al nuovo e nello stesso tempo una perenne incapacità di modificare se stessi, anche nella prospettiva di perdere qualcosa a vantaggio del bene comune.
4) Un continuo e costante tentativo di bloccare la voglia del fare generando OBLIO, INERZIA, ANNIENTAMENTO.
Questi tratti somatici, genetici del popolo siciliano sono ovviamente presenti anche nel tessuto economico e nelle loro rappresentanze.
La mia esperienza di Presidente di Confcommercio Caltanissetta ha subito in questi anni la violenza dell’ “Orgoglio Siciliano”. Altrimenti come giustificare da parte dei protagonisti della economia provinciale, i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori:
1) la arrendevole accettazione di rappresentanti negli organismi preposti al governo della economia della nostra provincia, che oltre alle accuse di collusioni mafiose, hanno commesso il ben più grave atto di destinare gli onerosi contributi richiesti agli imprenditori di Caltanissetta quali “DIRITTI CAMERALI” all’acquisto di libri, pubblicazioni, pagine di giornali e giornaletti con fini ben diversi da quelli statutariamente previsti.
2) come tacere sul GOVERNO DELL’ANTIMAFIA DI CARTA che ha dimostrato e continua a dimostrare tale lontananza dai veri e profondi VALORI ANTIMAFIOSI che uomini delle istituzioni, spesso con il sacrificio della vita, continuano, in silenzio e spesso lontani dai foyer, a testimoniare.

Tutto ciò è incomprensibile e non può essere compreso se non alla luce della gattopardesca narrazione del tratto di noi siciliani.
Pur tuttavia il mondo cambia, cambiano le aree di influenza economica, cambiano gli attori economici mondiali e noi siciliani non stiamo facendo altro che prepararci ad accogliere i nuovi invasori che si tratti di sceicchi arabi o di magnati russi e cinesi.
Purtroppo cara e “BUTTANISSIMA SICILIA” , da bella ed avvenente ti stai trasformando in una vecchia baldracca che a breve non interesserà più a nessuno.
Oggi lascio la Presidenza di una associazione che ho avuto l’onore di rappresentare ai massimi livelli, che purtroppo spesso non ha avuto la forza e la lungimiranza di ripulirsi da “PERSONAGGETTI” di poco valore che ne hanno inquinato l’immagine, e forse alcune volte non è capace di dare valore al merito.
Al nuovo e giovane Presidente, che son sicuro rappresenterà nel migliore dei modi i nostri associati, auguro, oltre che tanti successi personali, una “SICILIA” libera da tante zavorre e meno puttana di prima.

GIOVANNI GUARINO
PRESIDENTE PROVINCIALE DI CONFCOMMERCIO