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Il post voto a Mussomeli: Cumella campione di fair play, Genco: “l’esperienza non finisce qui”

Redazione

Il post voto a Mussomeli: Cumella campione di fair play, Genco: “l’esperienza non finisce qui”

Mar, 02/06/2015 - 22:21

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imageMUSSOMELI – Visi contratti, occhi bassi e tanta delusione. Nel quartier generale del comitato elettorale di Cumella, l’amarezza per un risultato imprevedibile ha avvolto tutti. Nessuno escluso. In primis il candidato sindaco, l’avvocato 60enne che aveva accettato la sfida di lasciare al centrosinistra il governo della città. Che il pomeriggio stava prendendo una brutta piega e che si sarebbe verificata una débâcle ci si era resi conto fin da subito, non appena le prime proiezioni davano in forte vantaggio Giuseppe Catania. Per mezzo pomeriggio addirittura il rischio era di finire terzi, dietro la novità di queste elezioni, Rino Genco. Un testa a testa per decidere il secondo piazzamento, poi a fine scrutinio il sorpasso su Genco e infine la distanza con il candidato del centrodestra è stata colmata. Cumella, quando si è reso conto della sconfitta, ha chiamato il neo eletto sindaco per complimentarsi con lui. “Alla luce delle risultanze dello scrutinio ho fatto gli auguri a Giuseppe Catania. Mi auguro- aggiunge Amedeo Cumella- che possa agire con correttezza e caparbietà al servizio di una comunità che ha bisogno di vivacità economica. Gli faccio i migliori auguri”. Campione di fair play, riconosce al neo eletto di avere condotto “una campagna elettorale leale e pulita”. Ma se il vincitore reale di queste consultazioni è Giuseppe Catania, il trionfatore morale è il giovane ingegnere 29enne Rino Genco, leader del gruppo Pensare solidale. La cenerentola che ha conquistato preferenze a doppie cifre. “Per noi è un buon risultato; ci siamo presentati con due liste ma rappresentiamo il primo movimento della città. Nella democrazia il popolo è sovrano, riconosciamo il successo di Catania, ma sottolineano il nostro di risultato. Siamo nati a luglio e siamo riusciti a presentarci alle elezioni. L’esperienza non finisce qui: continueremo a stare in mezzo alla gente, nelle strade, nelle piazze”.

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