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Un mito in vendita: la Pininfarina X, auto a rombo. Nel 1960 aveva raggiunto un Cx da record: solo 0,23

Redazione

Un mito in vendita: la Pininfarina X, auto a rombo. Nel 1960 aveva raggiunto un Cx da record: solo 0,23

Lun, 25/05/2015 - 12:39

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Pininfarina XROMA – Uno dei più importanti esempi della creatività italiana e della capacità di anticipare i tempi con soluzioni ‘audaci’ ma gradevoli esteticamente – la vettura sperimentale Pininfarina X del 1960 – sta per tornare sul mercato dopo essere stata ceduta dall’azienda torinese ad un collezionista americano John Rosatti nel 2007 ed essere stata successivamente venduta per 330.000 dollari ad un’asta di Barrett-Jackson a Scottsdale nello scorso gennaio.

Caratterizzata da una insolita posizione romboidale ad ‘x’ delle ruote (da cui la denominazione, spesso abbreviata in PFX) questa vettura è un vero capolavoro d’ingegneria e di design, offrendo un coefficiente di resistenza aerodinamica, il Cx, pari a 0,23, valore straordinario per un progetto di 65 anni fa ed oggi raggiunto solo da poche vetture di serie come la Tesla S o la Mercedes Classe S.

La Pininfarina X viene ora messa in vendita a 595.000 dollari nelle stesse condizioni di originalità che avevano caratterizzato la sua presenza nella collezione Rosatti (dispersa appunto nell’asta di Barrett-Jackson) dallo specialista statunitense Hyman di St Louis, in Missouri.

Un’occasione unica, sottolinea Classic Driver nel dare notizia della vendita, per entrare in possesso di un pezzo unico di grandissimo valore storico e collezionistico per gli appassionati del design e dell’innovazione.

La X era stata progettata dal fondatore della carrozzeria Pininfarina Battista Farina (il cui cognome venne mutato appunto in Pininfarina nel 1961 con decreto del presidente della Repubblica Gronchi) nell’ambito di una ricerca del professor Alberto Morelli del Politecnico di Torino riguardante appunto il miglioramento aerodinamico delle automobili. Morelli aveva già realizzato nel 1956 la concept M1000 con una forma a goccia e vistose pinne posteriori, ma che utilizzava un telaio ‘convenzionale’. I progettisti della Pininfarina fecero evolvere queste soluzioni, realizzando una piattaforma romboidale a ‘x’ con una ruota direzionale anteriore, due ruote laterali nella metà posteriore della vettura e una ruota posteriore di trazione, mossa – con uno schema simile a quello della Vespa – da un quattro cilindri Fiat di 1089 cc da 43 Cv.

La PFX venne esposta al Salone di Torino nel 1960 e a quello di Bruxelles nel 1961 e fu guidata dallo stesso Battista Farina in occasione di numerose dimostrazioni presso vari costruttori automobilistici per dimostrare la validità dell’idea e, quindi, poter arrivare ad una produzione in serie. Questo obiettivo, forse anche in funzione del contenuto prezzo della benzina e, quindi, della ‘lontananza’ dei problemi di riduzione dei consumi non venne mai raggiunto. E la PFX finì nel museo Pininfarina fino al 2007, anno della cessione a Rosatti. (Fonte ansa.it)